Biagio Passaro, ex leader del movimento “Io Apro” (contro le chiusure durante il lockdown) è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. L’imprenditore era già finito in carcere (poi scarcerato) per l’assalto alla sede della Cgil a Roma dell’ottobre del 2021.
Biagio Passaro arrestato, le accuse della Procura
Passaro è finito in manette per reati collegati al fallimento del “Regina Margherita Group”, brand di cui era titolare. Secondo la Procura di Bologna, l’imprenditore (insieme ad altri 4 soci) avrebbe fatto sparire i libri, i registri e altre scritture contabili nel corso del procedimento. I cinque avrebbero inoltre distratto dalle casse sociali oltre 660mila euro, in gran parte utilizzati per fini personali, causando il dissesto della società e un passivo fallimentare di oltre 1,4 milioni di euro.
Ai cinque soci è stato inoltre contestato il reato di autoriciclaggio per 150mila euro. Infine, avrebbero sistematicamente percepito contributi pubblici – erogati per far fronte alle difficoltà economiche dovute alla pandemia – fornendo documenti e dati falsi. Così facendo si sarebbero messi in tasca circa mezzo milione di euro. La Guardia di Finanza ha sequestrato a Passaro beni mobili ed immobili per un valore di 900mila euro.
Chi è Biagio Passaro?
Passaro era uno dei capi del movimento “Io Apro” che sfidò l’ordine di chiusura delle di pizzerie e ristoranti in periodo pandemico, ma soprattutto è stato arrestato per l’assalto della Cgil nazionale a Roma. In quell’occasione realizzò un lungo video postato poi sui social nel quale, riprendendo sé stesso all’interno degli uffici poi distrutti, descriveva il raid per il quale vennero arrestati anche gli estremisti di destra Roberto Fiore, Giuliano Castellino e Luigi Aronica. Nel video faceva una sorta di cronaca mostrando le devastazioni e spiegando:
Si sfonda la sede della Cgil. Siamo entrati. Ragazzi, Io Apro e tutti hanno invaso la Cgil. Hanno sfondato, hanno sfondato, siamo dentro alla Cgil, ragazzi stiamo entrando nella Cgil.