Bollettino Covid oggi: i ricoveri in solo 7 giorni sono cresciuti del 19,5%. Questa la fotografia della Fiaso al 29 novembre 2022, effettuata tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete. Secondo le stime si tratterebbe della seconda settimana di crescita a due cifre: già nel report del 23 novembre era stato registrato un aumento del 24%. Nello specifico, la crescita riguarderebbe il 20% dei pazienti nei reparti Covid ordinari mentre il 9% nelle terapie intensive.
Bollettino Covid oggi: i dati sotto la lente di ingradimento
Il 65% dei ricoveri in ospedale sono di pazienti con Covid, ovvero coloro che sono arrivati per la cura di altre patologie ma sono stati trovati positivi al tampone pre-ricovero. Il 34%, invece, sono pazienti ricoverati per Covid, e che hanno dunque sviluppato sindromi respiratorie polmonari tipiche dell’infezione da Sars-Cov-2. I dati sembrano non destare molta preoccupazione dal momento in cui sono stabili rispetto alla precedente rilevazione effettuata.
Un dato in netto peggioramento è invece l’andamento dei ricoveri con sindromi respiratorie e polmonari per coloro che non si sono vaccinati: in base alle analisi salgono oltre il 28% nei reparti ordinari e sopra il 30% nelle intensive. Un dato che salta all’occhio nelle rianimazioni è la notevole differenza d’età dei ricoverati, con più di 10 anni fra vaccinati e non vaccinati, e dove l’età media è particolarmente giovane – 60 anni circa. Nel 100% dei casi, comunque, sia vaccinati che non, si tratta di pazienti fragili, ovvero affetti da altre patologie.
Bambini ricoverati per Covid
Secondo il report della Fiaso, sarebbero 22 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati ‘per’ o ‘con’ Covid, nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella della rete. Tre i bambini, nella fascia tra i 0-6 mesi, che si trovano in rianimazione per Covid, dove invece nelle scorse settimane tale reparto era privo di pazienti con sindromi respiratorie e polmonari.
“Non dobbiamo più parlare di quarta o quinta dose nel rilanciare l’importanza della vaccinazione contro il Covid. In questa fase endemica di convivenza con l’infezione da Sars-Cov-2 la vaccinazione anti-Covid deve essere considerata alla stessa stregua di quella antinfluenzale. Una vaccinazione stagionale che dobbiamo abituarci ad effettuare con l’arrivo dell’inverno”.
Ha spiegato il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.