Aaron Asteria è tra gli artisti più importanti della scena svizzera. Ha da poco vinto il Coke Music Soundcheck e questo lo mette sempre in giro per l’Europa tra pomozione e tour. L’occasione più recente è l’uscita di “Blood Sky”, nuova canzone dai sapori elettronici che racconta in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Aaron Asteria, un amore diverso

“Ho immaginato la genesi di un amore proibito tra due persone che si incontrano segretamente in una foresta al calar del sole. Al tramonto per la precisione, quando il cielo diventa rosso come il sangue. Due cuori che decidono di unirsi per sempre nel vincolo della magia attraverso un rituale, un legame indissolubile come è la forza che li lega. Un amore percepito dagli altri come vietato, clandestino e oscuro che vuole far riflettere su quanto ancora oggi sia complicato vivere senza costrizioni e pregiudizi la propria relazione.”

Aaron Asteria, sul senso della canzone

“Questo brano è astratto: un flusso di coscienza dove dialogo apertamente con me stesso in cerca di risposte. Nella composizione hanno giocato un ruolo importante la mia passione per i film horror e le canzoni d’amore alla vecchia maniera, come quelle di Lucio Battisti. Spero che “Blood Sky” possa essere la formula magica per amarsi guardando un cielo rosso anche in Italia.”

Sulla scena artistica svizzera

“Qua non è molto facile. Gli artisti ci sono ma si impegnano più che altro ognuno a casa propria. Mi sembra che in Italia ci sia maggiore voglia di condivisione. Ecco perché suono molto volentieri da voi. Si respira un’aria che fa bene al cuore e alla musica.”

Sull’importanza dei premi

“Per un artista emergente fare dei premi è importante, è un’occasione di confronto. Quello che, come dicevo prima, da noi manca del tutto. Vincere il Coke Music Soundcheck mi ha dato notorietà. Non tanto per strada dove ogni tanto qualcuno mi riconosce ma tra gli addetti ai lavori. Quando vado in una casa discografica, sanno già chi sono.” Non resta che goderci le future uscite di uno dei giovani della nuova leva. Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Aaron Asteria: https://www.radiocusanocampus.it/it/aaron-asteria-the-blood-sky