La Pininfarina Battista batte un nuovo record. La hypercar elettrica torinese ottiene il primato di accelerazione per una vettura a batteria: 1.86 secondi per raggiungere i 100 Km/h con partenza da fermo. La vettura ha ottenuto il risultato al Dubai Autodrome, nel corso di una sessione di test. La Battista batte la concorrente Rimac Nevera, il cui scatto è arrivato a “soli” 1.97 secondi.
Pininfarina Battista: come nasce il nuovo record in accelerazione
Sul circuito alle porte di Dubai la Battista ha girato in configurazione di serie: nessuna modifica ad hoc, dunque. E non ne avrebbe nemmeno bisogno, perché i suoi numeri sono impressionanti. Il powertrain elettrico, composto di quattro propulsori ognuno dei quali collegato ad una ruota, eroga ben 1900 CV, con una coppia monstre di 2340 Nm. La batteria da 120 kWh consente, oltre che a sostenere l’enorme performance delle unità, anche di ottenere un’autonomia dignitosa, calcolata in 476 Km per l’omologazione WLTP. La gestione elettronica permette di gestire la potenza secondo quattro modalità differenti: Calma, Pura, Energica, Furiosa. Con la prima, la potenza disponibile è di soli 400 CV, con l’ultima si ha a disposizione tutto quello che il powertrain ha da offrire. In questo modo, la hypercar può essere sfruttata al meglio sia su strada che in pista. Grazie al Launch control, la Battista ha raggiunto i 100 Km/h da fermo in 1.86 secondi, ed i 200 Km/h in 4.79 secondi. Impressionante è anche la sua capacità in frenata: partendo da 100 all’ora, la Battista si è arrestata in soli 31 metri!
Pininfarina Battista record: un successo tutto made in Italy
Al di là della location esotica, la Battista da record è tutto frutto della passione e della tecnologia italiana, con la firma inconfondibile di Pininfarina. “La Battista elettrica ha mantenuto le promesse che avevamo fatto al momento della definizione del piano di sviluppo“, ha detto trionfalmente a Quattroruote Paolo Dellachà, responsabile del comparto tecnico. L’auto è frutto del duro lavoro di Automobili Pininfarina, che assemblerà le 150 vetture previste a Cambriano, con metodo rigorosamente artigianale.
Prezzo elevato e un test driver d’eccezione
La Battista non è una vettura per tutti. Oltre alla tiratura estremamente limitata, la hypercar avrà un prezzo degno delle sue prestazioni: il listino indica 1.98 milioni di euro. Per ogni esemplare, il costruttore metterà a disposizione un’assistenza, come dire, “a domicilio”. In caso di problemi meccanici, oppure di software, un meccanico raggiungerà il proprietario ovunque sia, garantendo la massima efficienza del mezzo. La Battista è frutto delle esperienze di Automobili Pininfarina, e abbiamo visto quanto siano da record. A Nardò i prototipi hanno macinato Km su Km, provando ogni minimo componente. Ai test ha partecipato un collaudatore d’eccezione, Nick Heidfeld. Il tedesco è un ex di F1, con esperienze con scuderie come Prost, Williams, Renault, BMW, Sauber, Lotus e Renault.
Battuta la rivale, la Rimac Revera
Il record della Pininfarina Battista le permette di battere la supersportiva elettrica di riferimento, la Rimac Nevera. La casa croata adotta per il modello la stessa architettura della Battista: quattro motori elettrici alimentate da una batteria da 120 kWh. La trasmissione è in due parti, con un cambio monomarcia per il powertrain anteriore, e due cambi a due marce al posteriore. la Revera eroga 1914 CV, qualcosina in più dell’italiana, ma non è bastato per superare la Battista nello sprint. La vettura croata promette un’autonomia dichiarata di 647 Km, sufficiente per compiere due giri al Nurburgring senza un deterioramento delle prestazioni. Rispetto alla Battista, la Revera punta sulla tecnologia avanzata: sarà la prima hypercar con un sistema di guida autonoma di livello 4. Sarà prodotta in 150 esemplari, al prezzo unitario di due milioni di euro.