La Guardia di Finanza a Sant’Egidio del Monte Albino, nel Salernitano, ha sequestrato oltre 230 chili di ‘botti’ per le festività di Capodanno illegali. Durante controlli per il contrasto alla commercializzazione illecita di materiali esplodenti, eseguito un blitz nell’abitazione di un trentottenne di Sant’Egidio del Monte Albino (Sa). Nel corso della perquisizione, scoperta la presenza di un ingente quantitativa di batterie pirotecniche e petardi fotoflash, oltre ad altro tipo di materiale, tutti sprovvisti dei requisiti minimi di sicurezza e di autorizzazione alia detenzione, esponendo a un costante ed elevato rischio di esplosione anche le abitazioni adiacenti. La merce, per un totale di oltre 4.500 articoli, tra manufatti esplodenti e centraline elettriche per il controllo a distanza dei fuochi artificiali, era stata accuratamente nascosta nel vano cantina; dopo aver provveduto al sequestro, i militari ne hanno immediatamente curato il trasferimento in un deposito autorizzato, in attesa della perizia tecnica degli artificieri della Questura di Salerno, che ne determinerà l’indice di pericolosita. L’uomo è stato denunciato per le gravi violazioni aile norme in materia di pubblica sicurezza.
Botti di capodanno, le indicazioni dei Vigili del Fuoco
Come riportato dal sito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco , i tradizionali botti di capodanno, se mal usati, oltre a provocare danni alle persone, posso creare numerosi principi d’incendio che spesso diventano pericolosi e distruttivi incendi.
“L’uso sbadato e spesso inconsapevole dei fuochi d’artificio provoca decine di principi d’incendio lungo le vie della città; la strada, terra di nessuno per decine di minuti, subisce una pioggia di fuoco che innesca incendi di bidoni dell’immondizia, di auto, di teli, di verande di ristoranti, di sterpaglie o foglie secche, e anche cespugli.
Ma non è solo la strada a subire l’attacco del fuoco, gli effetti dei fuochi d’artificio si fermano prima su balconi e tende dei vicini di casa spesso inconsapevoli del pericolo.
Ultimo, ma spesso più grave rischio è l’utilizzo dell’artificio pirotecnico in casa o l’accidentale rientro dell’effetto pirotecnico nell’abitazione dove si sta festeggiando, con un conseguente innesco di un principio d’incendio di tende, arredi, addobbi natalizi e un successivo incendio dell’appartamento che oltre a distruggere tutto può arrecare danni alle persone che sono all’interno, fino a provocarne addirittura la morte.
Occorre fare una considerazione tecnica che forse può far percepire meglio il pericolo derivante dall’utilizzo dei fuochi d’artificio.
Dentro gli artifici pirotecnici ci sono normalmente tre componenti, il combustibile (carbone), il comburente (materiali che contengono ossigeno) e additivanti per gli effetti pirotecnici (metalli), questi tre una volta innescati reagiscono fra di loro e con l’ossigeno dell’aria generando una combustione più o meno veloce, i cui effetti, oltre a quelli tradizionali del calore, della fiamma luminosa e del fumo, possono essere la generazione di un onda d’urto chiamata “botto” ( sovrapressione e suono) e la colorazione delle fiamma e dei fumi.
Pertanto fra un fuoco ed un’esplosione non c’è molta differenza se non nella velocità con cui avviene il fenomeno; se prendessimo una torcia che gocciola fiammelle per usarla in casa o su un balcone, tutti assocerebbero l’azione ad una azione pericolosa, se facessimo la stessa cosa con un fuoco d’artificio, pochi considererebbero l’azione pericolosa, eppure, il fuoco d’artificio non è nient’altro che una combustione più veloce, ma sempre un fuoco come ci ricorda il nome.”