Morto Pierlugi Cerri architetto e designer di Milano scomparso all’età di 83 anni. Noto nel mondo milanese per essere stato prima nel 1974 fondatore dello studio Gregotti Associatti e poi per il suo Cerri & Associati con Alessandro Colombo nel 1998.  Nel corso della sua carriera ha vinto per tre volte il prestigioso Compasso D’Oro.

Gli studi al Politecnico di Milano e i loghi di Prada e Genova

Laureato al Politecnico di Milano – dove tra l’altro ha avuto come collega insegnante Umberto Eco – ha segnato in modo indelebile la storia del design visivo italiano degli anni ’90, tra i suoi lavori c’è infatti l’iconico logo di Prada con la linea rossa. Nel 2003 venne scelto per disegnare il logo di Genova che nel 2004 è stata capitale europea della cultura. Nel 1976 aveva invece diretto l’immagine della Biennale di Venezia. Proprio sul logo di Prada ha dichiarato: “Tutto è nato da una barca di regata. Di solito la si riempiva di segni. Ho voluto alleggerirla. Togliere il superfluo delle immagini. Così è nata quella striscia rossa. Che poi, per le leggi di mercato, fu applicata ai tacchi delle scarpe e ad altri oggetti”.

L’amicizia con Renzo Piano

Pierluigi Cerri andava anche a scuola con Renzo Piano, con cui ha costruito una bella amicizia: “Renzo ha uno stile e dunque una riconoscibilità che è esaltata dai dettagli. C’è la famosa frase che il buon Dio abita nei particolari. Credo che nel linguaggio e nelle forme che egli crea ci sia come una scintilla divina”, sui ricordi con lui da bambini raccontava “Il talento c’era tutto. Renzo sperimentava continuamente. Ritagliava e costruiva modellini. Tanto è vero che un giorno il padre, entrando nella stanza, vedendo tutte quelle costruzioni in miniatura, disse: ma state giocando o studiate?”.

Il ricordo di Stefano Boeri

“Ci ha lasciato Pierluigi Cerri – scrive Boeri sui social -. Aveva il dono rarissimo dell’eleganza, che nella grafica significa tradurre i concetti e le idee in segni limpidi, composti; dotati di una grazia che sembra innata. Pierluigi, con un misto di ritrosia, scanzonatura e un’acuta e sensibile intelligenza, non sbagliava mai. Semplicemente, non sbagliava mai. Con lui se ne vanno mille ricordi, anche personali, di una Milano che non c’è più: quella vera e propria Scuola Milanese che per tre decenni almeno, nel mondo, ha fatto la storia del design, dell’architettura, della grafica, della scenografia. Triennale di Milano, per cui ha disegnato allestimenti e progetti di comunicazione gli deve moltissimo; anche il sorriso con cui, insieme a Italo Lupi, aveva accolto qualche anno fa il nuovo logo grafico dell’istituzione (dello studio svizzero Norm), che lui e Italo avevano saputo mirabilmente interpretare. La sua voce, la sua ironia, la sua cultura ci mancheranno molto”

Moglie e figli

Pierluigi Cerri lascia un figlio.