È stato ritirato l’emendamento al Dl Calabria sulla proroga dell’invio di armi all’Ucraina. Il decreto in questione si occupa della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato e delle misure per il servizio sanitario della Calabria. Ora l’emendamento, che prevedeva la proroga fino al 31 dicembre 2023 dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev e che era stato presentato da Roberto Menia di Fratelli d’Italia e Clotilde Minasi della Lega, è stato accantonato nelle commissioni Difesa e Sanità del Senato. A chiedere il ritiro della proposta di modifica era stato il Pd. “Poco c’entra su una questione che non può e non deve essere regolata attraverso un emendamento che nulla ha a che fare con la vicenda ucraina”, è stato l’intervento in Aula del capogruppo dem in commissione Difesa Stefano Graziano. A questo punto pare che si andrà verso un decreto ad hoc, un decreto dedicato appositamente al capitolo Ucraina.
Intanto, sembra tenere l’accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul Copasir. Un accordo che, al momento, porterebbe il nome di Lorenzo Guerini. Sarebbe quello dell’ex ministro della Difesa il nome su cui si convergerà quando il Comitato, convocato per oggi, sara’ chiamato ad eleggere il suo presidente. Ai Cinque Stelle i dem garantiscono il sostegno sulla Vigilanza Rai, ma in questo caso c’è l’incognita del candiato. Perche’ il Movimento sembra intenzionato a schierare Riccardo Ricciardi, ma non è detto che su quel nome si possano trovare i numeri necessari per procedere all’elezione per la quale fondamentale diventerà- il voto del centrodestra. E quelli di Ricciardi non e’ un nome gradito a tutti, nella maggioranza. Una alternativa potrebbe quindi essere Chiara Appendino, il cui nome e’ gia’ stato fatto in passato per la Vigilanza. Il Terzo Polo, invece, punta le sue carte su Maria Elena Boschi.