Gli ucraini sono capaci di tutto. Lo aveva detto qualche mese fa Olena Kiyashko, meglio conosciuta come Olena Zelenska, al tabloid britannico The Guardian. Dichiarazioni potenti ed evocative che l’hanno fatta scendere in campo, seppur mediaticamente, nell’ambito della guerra in Ucraina. Un affiacamento a suo marito: quel Zelensky che, fin dai primi giorni del conflitto, s’è svestito degli abiti istituzionali per indossare quelli della guerra. Via la giacca per far posto alle maglie ed i giubotti. È tornata a parlare la first lady e lo ha fatto di nuovo ai microfoni inglesi. Stavolta, però, dalla casa delle case di Londra: da Westminster. Una presenza, la sua, che è riprova di una delle linee di intervento che sta optando l’Ucraina come paese: la comunicazione, quindi il soft power, per assicurarsi il continuo sostegno dei paesi occidentali e della NATO.
Olena Zelenska a Westminster: Putin come i nazisti
Ha chiesto giustizia Zelenska e lo ha fatto paragonando l’invasione russa a quella nazista. Queste le sue parole dinanzi ai parlamentari britannici:
Le vostre isole sono sopravvissute ai raid aerei, che erano identici a quelli che la Russia usa ora per metterci in ginocchio. Non vi siete arresi e noi non ci arrenderemo. Ma la vittoria non è l’unica cosa di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di giustizia. Vengo da voi per avere giustizia
Un pattern dialettico questo della famiglia Zelensky già noto: creare prossimità con il paese ospitante attingendo dalle pagine, amare e bellicose, della loro storia.
La denuncia di crimini sessuali
Poi, ai microfoni di Sky News, ha rincarato la dose in senso denigratorio contro la nemica Russia. Zelenska, infatti, ha accusato il paese di Putin – quindi i suoi soldati – di aver commeso vari crimini sessuali durante la guerra. Ha sostenuto, infatti, che violenza e crimini sessuali fanno parte dell’arsenale della Russia per umiliare gli ucraini e ha chiesto “una risposta internazionale” a questo proposito: Fermare la guerra soltanto non è sufficiente. Ci vuole – ha detto – giustizia.
Nel riferirlo, ha sollecitato il governo britannico a trovare e punire coloro che hanno compiuto crimini di guerra. Zelenska ha anche sostenuto che sia stata violentata una bimba quando aveva appena quattro anni.
Naturalmente – ha chiosato – fino a quando non sarà fatta giustizia, non ci sentiremo al sicuro.