Bonus 150 euro insegnanti dottorandi. Il decreto Aiuti ter (D.L. n. 144/2022) ha previsto che a partire dal mese di novembre sarà erogato un nuovo bonus, dopo quello di 200 euro stanziato in primavera, pari a 150 euro, per sostenere gli italiani nel far fronte alla spinta inflazionistica e al caro bollette causate dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica.
Bonus 150 euro insegnanti dottorandi
Per gli insegnanti il pagamento non è incluso nel consueto cedolino mensile, ma è versato con un’emissione a parte L’importo, per il personale scolastico interessato, è già visibile sulla propria pagina personale su NoiPa. L’accredito sul proprio conto corrente dovrebbe arrivare il 30 novembre o al massimo i primi di dicembre.
L’Inps, a domanda, erogherà l’indennità anche ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca, a patto che i loro contratti siano attivi alla data di entrata in vigore del Decreto Legge 50/22 (ovvero: 18 maggio 2022).
Dottorandi e assegnisti devono anche essere iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335) se vogliono ricevere il bonus 150 euro.
Un altro requisito indispensabile per ricevere l’indennità è che i soggetti che lo ricevono abbiano un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021.
Cos’è il bonus da 150 euro
Il provvedimento è stato finanziato con 3 miliardi di euro per l’anno 2022, dunque per gli ultimi mesi di quest’anno, che servono a ridurre l’impatto dell’aumento delle bollette energetiche sulle famiglie. Si traduce in un assegno da 150 euro una tantum, cioè viene erogato una sola volta, a novembre. Ma attenzione, perché non è per tutti.
Il bonus da 150 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né pignorabile o sequestrabile, e non è cumulabile con il reddito ai fini previdenziali o assistenziali.