“Non è un bel segnale che il Governo scelga di effettuare la riforma della governance di AIFA con due semplici emendamenti della maggioranza in commissione, decontestualizzata e fuori dal dibattito. L’Agenzia Italiana del Farmaco è strategica per il nostro Paese perché, oltre a gestire i 32,2 miliardi di spesa farmaceutica, ad esempio, sovrintende l’autorizzazione all’immissione in commercio dei nuovi farmaci, autorizza le sperimentazioni cliniche svolte su tutto il territorio nazionale, cura l’applicazione delle direttive europee e delle normative nazionali sulla sperimentazione clinica, promuove sperimentazioni cliniche no-profit di tipo comparativo atte a dimostrare il valore terapeutico aggiunto dei nuovi farmaci rispetto a quelli disponibili. Per questo è un organo strategico, essenziale per garantire l’accesso a terapie innovative, centrale per la ricerca indipendente e fondamentale per la competitività dell’intera filiera del farmaco in Italia”. Così Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo nelle commissioni riunite Esteri-Difesa e Sanità del Senato sulla modifica della Governance di AIFA con un emendamento della maggioranza al decreto Nato-Calabria.

Indipendenza Aifa, criticità della riforma


    “Con questo colpo di mano – aggiunge – si rinuncia, di fatto, all’indipendenza dell’Agenzia. Con la nuova governance accentrata nelle mani del Presidente del Cda, di natura totalmente politica, si snatura la missione dell’Agenzia e la sua natura d’indipendenza scientifica così come il virtuoso equilibrio dei poteri e delle responsabilità. Ci si aspettava la relazione al Parlamento del Ministro in cui illustrava il suo programma e la visione del Governo su programmazione, prevenzione e innovazione del SSN e dei SSR e sul ruolo degli enti vigilati”.  “Aver lasciato la riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco – conclude Lorenzin – agli emendamenti di due parlamentari della maggioranza lascia basiti nel metodo e anche nel merito. A poche ora dal voto non sappiamo quale sia l’obiettivo del Ministro e del Governo, cosa vogliono raggiungere e cosa pensano su AIFA e in generale sul delicato dossier della sanità. La riforma della governance di AIFA attesa da tempo merita ben altro trattamento”