Rottamazione quater 2023 delle cartelle esattoriali riammessi anche i ruoli scaduti? Come e quando possono presentare la richiesta per la nuova Pace fiscale 2023? Quali sono i requisiti per la Rottamazione quater 2023? Tante domane e poche risposte. La verità è che entro il 30 novembre 2022, molti contribuenti dovranno versare l’ultima rata della Rottamazione ter 2022. Intanto, è stato presentato il nuovo emendamento nella Legge di Bilancio 2023, per l’introduzione della nuova Rottamazione quater correlata con nuovi provvedimenti della Pace fiscale 2023.
Sono tante le prospettive che portano ad una nuova sanatoria dei debiti esattoriali iscritti a ruolo. L’emendamento sul nuovo condono 2023, finalizzato al progetto di abbattimento dei debiti esattoriali presentato in campagna elettorale è stato inserito nella bozza della Manovra 2023, ma per diventare legge deve essere approvato da Camera e Senato.
Una situazione che potrebbe implicare dei cambiamenti. In altre parole, l’Esecutivo potrebbe apportare dei correttivi alla nuova Rottamazione quater 2023.
Secondo numerosi esperti, il disegno di legge di Bilancio 2023, contenente la nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali, offre diverse possibilità a vantaggio dei contribuenti che nel corso degli anni non sono riusciti a pagare i debiti esattoriali.
Rottamazione quater 2023, le ultimissime notizie sui debiti delle cartelle esattoriali
Nella bozza della Legge di Bilancio 2023, prevede la possibilità di rientrare nei debiti esattoriali iscritti a ruolo. In particolare, il periodo di riferimento della nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate, comprende i debiti iscritti a ruolo tra il 1° gennaio 2000 e fino al 30 giugno 2022.
Le ultime novità della Rottamazione quater mostrano un processo di riduzione di debiti esattoriali che segue uno schema già utilizzato nelle precedenti edizioni della definizione agevolata. Anche in questo caso il contribuente sarà messo nelle condizioni di pagare solo il valore complessivo dell’imposta, senza dover versare alcuna somma di denaro relativa a interessi o sanzioni. In buona sostanza, per l’adesione alla Rottamazione quater non servono molti requisiti, anzi sono quasi inesistenti.
L’accesso alla Rottamazione quater con i nuovi requisiti sarà automatica?
No, assolutamente. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione procede all’ammissione al beneficio in base a una specifica richiesta e tenendo conto di diversi requisiti. Per cui, non è prevista alcuna procedura automatica, ma come è avvenuto per la Rottamazione ter, il contribuente interessato alla definizione agevolata deve presentare un’istanza o modulo rilasciato dall’Ente.
In via teorica, i contribuenti interessati all’adesione della nuova Rottamazione quater devono presentare la richiesta entro il 30 aprile 2023. Tuttavia, si tratta sempre di una data che dovrà essere confermata nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2023. Così come si attende la rivisitazione dei requisiti.
E, in alternativa, per i giudizi pendenti con la Riscossione procedere alla rinuncia.
Date e tempi delle nuove rate della definizione agevolata 2023
La tempistica del pagamento è strettamente legata alle esigenze del contribuente. Infatti, la Riscossione opera avvalendosi di due modalità di pagamento. La prima soluzione prevede il saldo totale della Rottamazione quater delle cartelle da versare entro il 31 luglio 2023.
L’altro modo, prevede un pagamento suddiviso in 18 rate. Esiste, dunque, la possibilità di aderire a un piano di rateizzazione diviso tra il 2023 e non oltre il 2027, dunque di cinque anni. Per quest’ultima modalità viene agganciato un tasso d’interesse annuo nella misura del due per cento.
L’unico requisito previsto per la rateizzazione della Rottamazione quater riguarda le rate del 31 luglio e del 30 novembre 2023. Infatti, il pagamento delle prime due rate deve corrispondere al 10 per cento del totale dovuto.
Rottamazione quater 2023: ecco come il governo Meloni non fa pagare le cartelle esattoriali
Il governo Meloni ha presentato nel disegno della Legge di Bilancio 2023, la Rottamazione quater e i nuovi requisiti per non pagare le cartelle esattoriali. Infatti, nella bozza è stata prevista la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a mille euro. La Riscossione dovrebbe eliminare le cartelle iscritte a ruolo nel periodo tra il 2010 e fino al 2015.
L’Ente di Riscossione entro il 31 gennaio 2023, dovrebbe cancellare i ruoli che rientrano nel condono delle cartelle esattoriali fino a una soglia massima di mille euro (interessi, sanzioni e capitale).
Corretta impostazione del commento precedente
Se il nuovo governo, con questa ulteriore rottamazione delle cartelle esattoriali, ha l’obiettivo di ottenere liquidità non credo che riuscirà nell’intento trattandosi di un provvedimento che nella forma e nella sostanza non si discosta da quelli precedenti. mi è parso che il ministro Salvini, in campagna elettorale, proponeva il pagamento solo di una percentuale della sorta capitale in riscossione che avrebbe liberato molti contribuenti da un pesante impegno finanziario. il punto critico è proprio questo, per evitare di sentirsi accusati di favorire gli evasori in danno anche morale a chi ha regolarmente pagato negli anni oggetto della nuova sanatoria ci si ritrova nella stessa situazione attuale che se ha richiesto di essere procrastinata, evidentemente richiedeva condizioni diverse e sicuramente più favorevoli.
Inoltre credo che chi pur volendo pagare le cartelle portanti somme esose rischiando comunque di perdere la propria patrimonialità o attività economica, persisterà a non pagare, mentre non è da escludere che, venendo agevolato oggi, possa poi investire in progetti nuovi o già esistenti alimentando l’economia produttiva.
Si potrebbe concepire come un investimento dello Stato, il quale dovrà svilupparsi tecnologicamente, con algoritmi e/o AI atti a rilevare quasi immediatamente il potenziale evasore e accertarlo. Utopia?
LA TRACCIABILITA’ ECOPNOMICA VIENE CONTROLLATA SOLTANTO APPLICANDO LA FATTURAZIONE PER TUTTI GLI ACQUISTI FATTI PER POI SCARICALI ALLA DICHIARAZION E DEI REDDITI E PAGARE LE TASSE CONA FORMULA DEL DARE AVERE, CIOE’ ENTRATE MENO LE USCITE.METODO APPLICATO DA SEMPRE IN SVIZZERA.