Suor Paola età. Suor Paola D’Auria è nata nel 1947 anni fa a Roccella Jonica, in Calabria, ma si considera romana d’adozione, visto che è la capatale la città in cui ha vissuto più a lungo. Non è un caso che anche la sua squadra di calcio del cuore sia una delle due formazioni della Città Eterna, la Lazio.

Suor Paola età

Suor Paola ha 75 anni. Suor Paola è diventata suora famosa con Quelli che il calcio – torna in tv ospite di Oggi è un altro giorno programma del pomeriggio di Rai1 condotto da Serena Bortone. Per 12 anni infatti partecipò alla trasmissione calcistica come ospite fissa rappresentando anche la grande passione per la squadra della Lazio.

Ha da poco compiuto più di 50 anni di vita religiosa e lo scorso anno ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale al merito della Repubblica.

Vive a Roma da quando, appena ventenne e osteggiata dalla famiglia, entra nel convento delle Scolastiche francescane di Cristo Re. Sceglie di impegnarsi con giovani, donne vittime di violenza, carcerati e poveri.

Sin da ragazza ha avvertito la vocazione e ha così deciso di farsi Suora. I familiari, la mamma in modo particolare, non avevano però preso particolarmente bene questa scelta. È stata lei stessa a raccontarlo a Serena Bortone, ospite di ‘Oggi è un altro giorno’: “Mia mamma mi mandò a studiare a Roma. A un certo punto mi prese questo desiderio perché studiavo dalle suoreUn giorno le vidi correre sopra e sotto le scale , agitatissime perché arrivava la generale. Era una donna piccola, curva, che aveva lasciato il suo Paese, la Slovenia, perché i comunisti avevano chiuso tutte le case delle suore. Quando vidi questo e la sua umiltà, mi decisi a farmi suora. Mia madre corse dalla polizia, tirò i sassi sulle finestre. Arrivarono i poliziotti a prendermi perché avevo 20 anni ed ero minorenne all’epoca”.

Lazio

La Lazio resta il suo grande amore, a cui si è avvicinata per un motivo particolare: “L’ho sempre considerata la squadra povera di questa città. Quando bussai alle porte di Roma e Lazio per chiedere un aiuto ai ragazzi che allenavo, alla Roma trovai porte chiuse. Alla Lazio invece, trovai braccia aperte. Anzi, mi diedero anche il permesso di usare il loro campo di allenamento”.