Terremoto Juventus: dopo le dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione bianconero, potrebbe riaprirsi l’inchiesta anche sul piano sportivo. La Procura federale, infatti, ha in mano le carte dell’Inchiesta Prisma e sta valutando la possibilità di riaprire le indagini, che erano state archiviate in un primo momento. Ora spetta al procuratore capo Giuseppe Chiné. Se l’inchiesta dovesse essere riaperta, cosa rischierebbe la Juventus sul piano sportivo?

Piano Sportivo, cosa rischia la Juventus

Il terremoto che vede coinvolta la Juventus potrebbe avere ripercussioni anche sul piano sportivo? È questo quello che si chiedono i tifosi bianconeri, dalla serata di lunedì 28 novembre, quando sono state ufficializzate le dimissioni in massa del Consiglio di Amministrazione bianconero. Dopo la chiusura indagini dell’inchiesta Prisma, la Procura federale ha chiesto gli atti, che sono arrivati da due giorni. Secondo quanto si legge su La Gazzetta dello Sport, il procuratore capo Giuseppe Chiné sta analizzando le nuove carte a disposizione. Spetterà a lui, infatti, la possibilità di riaprire le indagini, che si erano chiuse nei mesi scorsi con l’assoluzione di 11 club e 59 dirigenti (tra cui quelli bianconeri) per il caso plusvalenze. Il primo filone di indagini si era concluso con l’assoluzione, in quanto si era ritenuto impossibile fissare il valore reale di un giocatore da un punto di vista oggettivo.

Se, però, dalle nuove carte in possesso della Procura Federale dovessero emergere intercettazioni o elementi tali da provare l’illecito, la Juventus rischierebbe sanzioni anche sul piano sportivo. La società bianconera potrebbe aver violato l’articolo 31 del codice di giustizia sportiva. In caso di falso in bilancio, le sanzioni vanno da una penalizzazione in classifica alla retrocessioneall’ultimo posto in classifica e quindi la retrocessione alla categoria inferiore. Se, invece, le variazioni del bilancio non dovessero essere determinanti per l’iscrizione al campionato, la sanzione potrebbe essere un’ammenda o punti di penalizzazione. Inoltre, se dovessero esserci riscontri anche per la questione stipendi (relativa alla quattro mensilità durante il periodo Covid), potrebbero esserci punti di penalizzazione e possibilità di sanzioni (fino ad una squalifica di un mese) per i calciatori coinvolti.

Le ultime in casa bianconera

In attesa di capire cosa potrebbero succedere alla Juventus sul piano sportivo, la Exor ha deciso di cambiare. Dopo le dimissioni dell’intero Consiglio d’Amministrazione bianconero, è stato individuato il nuovo presidente. Si tratta di Gianluca Ferrero, che sarà presto nominato (Clicca qui per scoprire il profilo). Oltre alla figura del presidente, è stato individuato anche il nuovo direttore generale: si tratta di Maurizio Scanavino, anche lui braccio destro di John Elkann. Dopo dodici anni, quindi, si è conclusa l’era di Andrea Agnelli alla Juventus. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà annunciato il prossimo 18 gennaio. Si tratterà, però, di una nuova dirigenza transitoria, che dovrebbe traghettare la Juventus fino al termine della stagione sportiva. La nuova società, che dovrà fronteggiare l’evolversi dell’Inchiesta Prisma (fissata in primavera), dovrebbe essere annunciata nel prossimo giugno. Sul piano sportivo, invece, la Juventus dovrebbe affidarsi a due figure, Massimiliano Allegri e Federico Cherubini. Entrambi, quindi, dovrebbero ‘traghettare’ la squadra in questa nuova fase.