Nelle ultime ore sono stati disposti gli arresti per tre persone ritenute responsabili del pestaggio mortale di un tunisino, lo scorso 22 Novembre a Mortara, in provincia di Pavia.
In un comunicato ufficiale diffuso dal comando provinciale dei Carabinieri di Pavia sono state divulgate le generalità delle tre persone fermate: si tratta di tre cittadini marocchini, rispettivamente Azzedine Ben Touda di 29 anni, Ayoub Guazzari di 27 anni e Mohcine Hadi di 26 anni.
Vittima del brutale pestaggio è stato Anis Ansawi, un 31enne di origine tunisina. L’uomo conosceva i suoi aggressori e con ogni probabilità gravitava nel giro dello spaccio di stupefacenti.
Alle 5 del mattino del 22 Novembre l’uomo era stato ritrovato gravemente ferito dalle percosse e privo di indumenti a terra sull’asfalto di un parcheggio nei pressi di via Beldiporto nel comune di Mortara. Erano stati allertati i soccorsi del 118 che hanno intubato e cercato di stabilizzare l’uomo in fin di vita. Le gravi lesioni subite hanno indotto i medici a trasportare in ambulanza Anis Ansawi presso l’ospedale San Matteo di Pavia in codice rosso. Qui, l’uomo era stato identificato grazie alle impronte digitale, a riprova che avesse già precedenti penali a suo carico e quindi fosse già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo è stato ricoverato presso il reparto di Rianimazione al fine di ridurre le importanti ferite provocate dal pestaggio. La prognosi è rimasta riservata, proprio a causa della profonda estensione del trauma cranico e delle ferite al torace. Vani tuttavia gli sforzi dei medici di salvargli la vita: purtroppo dopo due giorni di agonia Anis Ansawi è stato dichiarato deceduto.
La fuga per i tre presunti colpevoli della morte di Anis Ansawi è durata poco. Infatti sebbene non ci siano stati testimoni del pestaggio, le immagini di videosorveglianza avevano registrato la presenza in zona di tre uomini sospetti.
Già la sera due giorni dopo l’accaduto le autorità avevano individuato il 29enne e il 27enne, rifugiatisi presso l’abitazione di una conoscente a Milano in via Imbonati. Pare che la donna che aveva offerto loro ospitalità fosse del tutto ignara di quanto accaduto poche ore prima. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro al fine di rintracciare elementi utili a conferma della colpevolezza dei due arrestati.
Nelle scorse ore poi l’individuazione del terzo possibile responsabile dell’omicidio e il seguente stato di fermo.
Mortara pestaggio mortale: regolamento di conti nel mondo della droga
Fin da subito i Carabinieri di Pavia che hanno eseguito i primi accertamenti sul pestaggio hanno collegato la vicenda ad un presunto regolamento di conti nel giro della malavita.
A riprova di ciò l’efferatezza con il quale il tunisino è stato malmenato. Pare che l’uomo deceduto sia stato dapprima attirato con un pretesto all’interno di un appartamento. Qui, i tre conoscenti lo avrebbero picchiato. Le percosse poi sarebbero continuate in strada, con la probabile intenzione di vendicare un torto subito con la vita del tunisino. Dalle lesioni al collo della vittima è stato ipotizzato che sia stato trascinato con forza in strada con un cappio al collo o che lo stesso sia stato utilizzato per immobilizzarlo al momento delle percosse.
Le indagini infatti hanno scoperto che tutti i tre fermati sono associati al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti e il movente infatti sembra da ricercarsi, come diffuso in una nota dagli stessi militari, in un “ammanco di droga” quantificabile, come riportato dal quotidiano locale “La Provincia Pavese”, in 50 grammi di cocaina.
L’autopsia sul cadavere ha ufficializzato la morte per cause derivanti dai pugni e calci ricevuti. I tre nordafricani si trovano ora detenuti nel carcere Torre del Gallo di Pavia con l’accusa di omicidio volontario in attesa della convalida del fermo da parte del gip.