Scapestro nuovo singolo in uscita con dentro tutto il suo (consueto) talento e molta Napoli. Il terzo estratto dal nuovo album dell’artista partenopeo ha colori molto precisi e una serie di collaborazioni tutte da raccontare. Lo fa col sorriso in bocca l’artista in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Scapestro nuovo singolo, il senso

“Un vortice caldo di colori, una ruota, un uroboro di movimento che richiama immaginari selvatici. L’aridità nel video di “Chi se ne va” è quella materia illuminata dal giallo che è un giallo caldo inviato da un sole intenso. Questo non è altro che una sinestesia: nel video “chi se ne va non ha cuore nè dolore” è un sentire malinconico che normalmente avrebbe toni pacati virati su un classico blues ma che qui troviamo in un loop di toni ambrati, gialli, rossi lasciando chi lo guarda in uno stato di quiete, accettazione, sintesi, movimento.”

Scapestro nuovo singolo, i crediti

“Il mio nuovo album l’ho registrato, mixato e masterizzato insieme a Fabrizio Piccolo presso gli storici studi Auditorium Novecento di Napoli. Ci sono nove tracce nella tracklist e ognuno ha illustri collaboratori e collaboratrici come Chiara Carnevale del gruppo Assurd, Antonella Bianco del gruppo Coma Berenices, Jonathan Maurano batterista degli EPO/Fanali/Blindur, Caterina Bianco (Fanali/Tropico/Passione tour next generation) e il pianista Giosi Cincotti.”

Sul senso del nome d’arte

“Rappresenta un po’ il mio modo di vivere l’arte ma forse tutta la vita. E’ un gioco di parole che ho creato io sull’essere scapestrato ma anche sull’avere estro, talento. No, non è “scapece” per cui mi dispiace deludere l’ascoltatore della giungla ma, se vuole, possiamo inventarci un piatto noi… le zucchine alla Scapestro. E’ un’idea no?”

Sulla scena musicale di Napoli

“La scena musicale di Napoli di oggi bella come quella degli anni novanta? Ma secondo me non è cambiato nulla. Noi viviamo col Vesuvio alle spalle che ti dona quel senso di movimento, un po’ pericoloso e un po’ affascinante. Negli occhi, poi, il golfo e il blu del mare. E così che viviamo e componiamo.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Scapestro:

https://www.radiocusanocampus.it/it/scapestro-chi-se-ne-va

Ecco il videoclip di “Chi se ne va” di Scapestro: