Chi sarà il prossimo Presidente della Juventus? Dopo la notizia del clamoroso terremoto all’interno della Juventus, con il consiglio di amministrazione che si è dimesso in blocco, ci si chiede chi sarà il nuovo presidente della società bianconera al posto di Andrea Agnelli.
Chi sarà il nuovo Presidente della Juventus
Per adesso è presto per fare previsioni, ma quel che è certo è che sarà John Elkann, amministratore delegato della Exor, a guidare la successione, tant’è che uno dei nomi che circolano per il dopo Agnelli è quello di suo cugino, Alessandro Nasi. Tra i tifosi, moltissimi invocano il nome di Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini. Negli ambienti bianconeri, inoltre, non si esclude che non appena le acque si saranno calmate, Pavel Nedved possa rientrare in dirigenza.
La previsione di Luciano Moggi
L’ex dg della Juventus Luciano Moggi ne ha parlato a caldo mentre era ospite su 7 Gold della trasmissione “Il Processo ai Mondiali”. “Sono davvero sorpreso – ha detto Moggi – e non me l’aspettavo. Chi potrebbe essere il presidente? Non escludo che possa essere una donna. In tempi di dominio delle donne, non escludo che possa esserci questa rivoluzione anche alla Juventus“. Pur non avendo fatto nomi, il riferimento di Moggi sembra essere indirizzato verso Evelina Christillin.
La lettera di Andrea Agnelli
Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere.
Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra.
Siamo abituati per storia e DNA a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, 9 scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, 5 scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo UEFA, il J|Museum e tanto altro.
Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno.