La notizia è di quelle che fanno rumore, perché riguarda la Juventus, la più amata e allo stesso tempo la più odiata. Come un fulmine a ciel sereno tutto il consiglio di amministrazione della società torinese si dimette compreso Andrea Agnelli che lascia il vertice della Juventus dopo 12 anni, insieme a lui anche Pavel Nedved dimissionario da vicepresidente e Maurizio Arrivabene, che però per un effetto di deleghe riguardanti il periodo di passaggio verso una nuova dirigenza rimane in carica fino al nuovo subentro.
Andrea Agnelli, dunque è già il passato della Juventus. E’ stato il quarto esponente della famiglia torinese a rivestire la carica di presidente, prima di lui il nonno Edoardo, lo zio Gianni e il padre Umberto.
Andrea Agnelli,12 anni di Juve: le tappe dal primo giorno allo Stadium
In 12 anni al vertice della vecchia ha conquistato 19 trofei: dall’ inaugurazione dello ‘Stadium’, al record dei 9 scudetti consecutivi fino all’acquisto di Cristiano Ronaldo. Da Conte ad Allegri, da Pirlo a Tevez e Higuain fino a Sarri.
IL PRIMO GIORNO DA PRESIDENTE è datato il 19 maggio 2010. La juventus attiva da un 7° posto, queste le sue prime parole in conferenza stampa
“Sarà un percorso complicato, la nostra situazione attuale è evidente. Ho accettato questa sfida perché ritengo di poter dare un contributo alla mia squadra del cuore. Oggi siamo qui per pensare esclusivamente al domani”.
Marotta come direttore generale: la ricostruzione parte dal ruolo di DG e Andrea Agnelli decide di puntare sul dirigente sportivo che più di tutti negli ultimi anni si è rivelato il migliore nel suo ruolo, ottenendo ottimi risultati in squadre non di primissimo livello. Il suo ultimo anno alla Sampdoria guidata da Mazzari è coinciso con la qualificazione in Champions dopo aver ottenuto il quarto posto, trascinata da Cassano e Pazzini.
Dopo il primo mese fa un analisi sulla situazione in casa Juve e la fa attraverso le riga di una lettera che indirizza ai tifosi:
“La distanza dai rivali è ampia, ma noi costruiremo una Juve vincente … l’acquisto più importante? È senz’altro Giuseppe Marotta”. La Juve chiuderà 7^ anche nel 2010 con Gigi Delneri allenatore, che porrà le basi per i successi futuri.
Antonio Conte come allenatore: dopo 13 anni da calciatore di cui gli ultimi da capitano il 24 maggio 2011 la Juventus ufficializza l’arrivo del tecnico salentino. Queste le parole di Conte: “Sono tornato a casa, dopo sette anni. Rientrare a Torino da allenatore era il traguardo che mi ero prefissato quando ho iniziato questa carriera”.
Il primo acquisto della sua era, Andrea Pirlo: lo stesso giorno, viene ufficializzato l’acquisto a parametro zero del regista della Nazionale dopo 9 stagioni al Milan. Una pedina fondamentale nei primi 4 scudetti di fila dei bianconeri: geometrie e calci piazzati per un totale di 164 partite con 19 gol e 38 assist prima di congedarsi a 36 anni.
L’inaugurazione dello Stadium: è l’8 settembre del 2011 quando viene inaugurato il nuovo Juventus Stadium, il primo stadio di proprietà in Italia. Agnelli sul goiello: “È una nuova era, ci abbiamo creduto, questo investimento ci darà un vantaggio sui nostri avversari nei prossimi anni avvicinandoci ai competitors europei”.
Andrea Agnelli,12 anni di Juve: dal primo scudetto all’acquisto di Dybala
Il primo scudetto e l’addio di Del Piero: Il 6 maggio del 2012 è una data che tutti gli juventini non dimenticano. E’ il giorno del primo scudetto dell’era Andrea Agnelli che arriva dopo una cavalcata incredibile da imbattuti in campionato. Andrea Agnelli dichiara “Saremo ricordati come gli invincibili”
In quell’occasione Del Piero dopo 19 anni lascia la Juve e lo fa di fronte ad un pubblico festeggiante per lo scudetto conquistato dopo gli anni costellati dalla ricostruzione sulle macerie della serie B.
L’Acquisto di Poul Pogba e la cessione: un colpo di mercato eccezionale. Un operazione semplicemente fantastica, la migliore plusvalenza nella storia della Juventus: acquistato a 19 anni a parametro zero dal Manchester United nell’agosto 2012, il francese tornerà a Old Trafford quattro anni più tardi per 105 milioni di euro.
Il giocatore francese si impone con tecnica e fisico sin dai primi giorni a Torino. Si erge a pilastro del centrocampo nell’er Conte e nell’era Allegri. Nel luglio 2022 torna a Torino.
L’acquisto “del centravanti“: Un altro grande colpo della gestione Agnelli è senza dubbio l’acquisto dell’Apache, il centravanti argentino acquistato a fine giugno 2013 dal Manchester City per 9 milioni di euro. E’ lui che per primo eredita la maglia numero 10 di Del Piero. Va in doppia cifra sia nel primo anno di Juve che nel secondo: 21 i gol segnati nella prima stagione, 29 quelli nell’annata seguente.
Conte che da l’addio inaspettato e l’arrivo di Allegri: Dopo 3 scudetti di fila e 2 supercoppe italiane conquistate Conte all’inizio del ritiro del nuovo anno decide di ritirarsi e lo fa davanti al canale di Juve Tv motivando i motivi del suo abbandono.
La Juve va dritto su Allegri: vince subito, disputa due finali di Champions e rifila 5 scudetti consecutivi nell’albo d’oro della Figc. Alla Prima finale persa nel 2015 contro lo stratosferico Barcellona le parole di Agnelli sono queste: “Berlino è un punto di partenza, ora siamo alla pari con le grandi d’Europa”. La Juventus ha ritrovato la dimensione che noi tutti auspichiamo”.
L’arrivo di Dybala: Nell’estate 2015, la Juventus sotto la guida di Andrea Agnelli sborsa la bellezza di 40 milioni di euro al Palermo di Zamparini. Una cifra ripagata dall’attaccante argentino.
Segna più gol di tutti nell’era dei 9 scudetti juventini fa molto meglio persino di CR7. Il 2015 è l’anno del rinnovo parco giocatori, nuova juve dunque. Vanno via i pezzi da 90 come Tavez, Pirlo, Llorente, così Allegri inaugura la “sua” Juve con i nuovi arrivi a partire dal mancino dell’Albiceleste.
Il Quinto scudetto e il record eguagliato: #HI5TORY è quello che si legge sulle maglie celebrative dello scudetto datato 25 aprile del 2016: è il 5° di fila e 5° dell’era Andrea Agnelli, che eguaglia così il record stabilito dalla Juve del “Quinquennio d’oro” del nonno Edoardo presidente. Un record detenuto per 82 anni.
Le parole di Andre Agnelli nel primo giorno da presidente, 6 anni prima sono profetiche: “Per me si chiude un cerchio, la storia della mia famiglia è legata alla storia della Juve”.
L’arrivo di Gonzalo Higuain: Il 26 luglio 2016 è la data che non solo ricordano con piacere i tifosi bianconeri ma ha il sapore della beffa per quelli del Napoli perché il loro centravanti viene acquistato dal presidente Andrea Agnelli per una cifra di 90 milioni di euro: il 2° trasferimento in entrata più costoso nella storia della Serie A, esborso non risentito più di tanto dalle casse juventine per via della cessione straordinaria con la cessione di Pogba. E l’argentino si conferma bomber implacabile anche in bianconero.
La presidenza dell’ECA: In questi anni di presidenza Agnelli trova il tempo anche di farsi nominare presidente dell’Eca, l’organismo che rappresenta le società calcistiche a livello europeo. E’ il 5 settembre del 2017. Le sue parole in merito alla sua elezione: “Il gioco del calcio è la mia passione. E con passione, dedizione e umiltà lavoreremo tutti uniti per migliorarlo”. Rieletto nel 2019.
Il Blitz per Cristiano Ronaldo: lo mette a segno direttamente lui, Andrea Agnelli in prima persona fa il ‘blitz’ decisivo. Il 10 luglio del 2018 Cristiano Ronaldo è della Juve: parte per la Grecia e raggiunge in Costa Navarino, CR7. Alle 22.56 Mais Futebol pubblicherà la foto del primo brindisi tra il portoghese, Jorge Mendes e il presidente bianconero.
L’8° scudetto e l’addio ad Allegri: Massimiliano Allegri vince il 5° scudetto di fila nella stagione calcistica 2018/2019 e va via. Nel giorno della conferenza stampa organizzata per salutarlo, il 19 maggio 2019 le parole di Andrea Agnelli nei confronti del tecnico livornese suonano più o meno così: “È il giorno della “decisione più difficile mai presa alla guida della Juve … Max è stato un amico sincero, ha scritto la storia della Juventus”. Allegri e il suo ritorno alla Juve nel 2021 è storia recente.
Con Sarri l’ultimo scudetto della sua era da presidente: Va via Allegri per far posto a Maurizio Sarri: il tecnico toscano vince lo scudetto ma non convince appieno la dirigenza bianconera. Agnelli coi sui collaboratori virano direttamente su Andrea Pirlo chiamato per allenare l’Under 23.
La mossa inizialmente sembra azzeccata perché l’ex centrocampista bianconero conquista subito Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Purtroppo per il brutto quarto posto conquistato in campionato perde la panchina bianconera a favore del ritorno di Allegri.
La Superlega, il colpo gobbo non riuscito: Il 21 aprile del 2021 esce sul web l’annuncio: 12 club hanno trovato un accordo per la nascita di una nuova Superlega europea a numero semi-chiuso. Man mano nei giorni susseguenti le squadra che hanno aderito si ritirano.
Rimangono solo Real Madrid, Barcellona e Juventus, le quali vengono attaccate duramente da tutti fi addetti ai lavori e dall’opinione pubblica. L’attacco più duro, però, è del presidente Uefa Ceferin proprio ad Agnelli: “È la più grande delusione di tutte. Sabato mi ha detto ‘sono solo voci’. Chi parteciperà alla nuova competizione non giocherà né Mondiale, né in Europa”.
L’inchiesta sulle plusvalenze e il falso in bilancio: nel 2022 la procura di Torino notifica a tutto il CDA della società Juventus la chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta che vuole far luce sulla questione plusvalenze e sugli stipendi spalmati nel 2020.
L’accusa muove due tipi di accuse: il falso in bilancio, e le false comunicazioni rivolte al mercato, trattandosi di società quotata in borsa. Si profila l’accusa di ostacolo all’autorità di controllo, la Consob. Il 28 novembre il CDA della Juventus decide di rassegnare le dimissioni, con quest’ultime che sanciscono anche la fine dell’era Andrea Agnelli.