Nella tarda serata di ieri, Domenica 27 Novembre 2022, a Terni, durante una violenta rissa un uomo è stato picchiato a morte con calci e pugni.

Scenario dello sconcertante pestaggio è stata via Romagna nei pressi di un distributore di carburanti, in zona Borgo Bovio nella prima periferia del comune umbro e a poca distanza dall’ingresso delle Acciaierie della città.

La vittima è Rjdha Jamaooui, un operaio edile di origini tunisine e di 42 anni, sposato e padre di due figli piccoli.

Secondo le informazioni finora divulgate, la morte sarebbe stata causata dalle violente percosse subite, ma non è ancora chiaro se l’uomo sia stato picchiato a morte da un solo aggressore.

Sul posto sono immediatamente sopraggiunti sia le forze dell’ordine che i sanitari del 118. I medici hanno cercato di prestare le prime cure alla persona riversa sul marciapiede ma nonostante tutti i disperati tentativi di rianimare l’uomo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le lesioni inflitte dalle percosse subite sono risultate infatti troppo gravi e hanno portato alla morte del 42enne. Un’altra persona, anch’essa di origine africana, è rimasta ferita seppur in lieve misura.

I Carabinieri del nucleo mobile di Terni hanno effettuato i primi rilievi atti a raccogliere il maggior numero di indizi ed elementi al fine di accertare la dinamica esatta dell’accaduto. La Procura di Terni ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio.

Le indagini, coordinate dal pm Barbara Mazzullo, dovranno ora ricostruire le motivazioni che hanno portato al pestaggio e soprattutto individuare i responsabili. Nei prossimi giorni è in programma l’autopsia sul cadavere per dichiarare ufficialmente le cause della morte. Dalle prime analisi, il tunisino sarebbe stato a mani nude poiché non sono stati rilevati segni di armi da taglio o di altro tipo sul suo corpo.

Terni picchiato a morte durante una rissa: la ricostruzione dei fatti

Da una prima seppur sommaria ricostruzione della vicenda pare che il violento litigio sia stato scaturito da un banale precedente episodio di incidente stradale.

Da quanto ufficialmente comunicato da una nota da parte delle stesse forze dell’ordine l’origine del diverbio va appunto ricercata in motivi di circolazione stradale. I primi accertamenti infatti hanno consentito di constatare che poco prima un ternano alla guida della sua autovettura avrebbe colpito e disarcionato dalla sua bicicletta un nord africano.

L’investito allora avrebbe preteso una somma in denaro per risarcire immediatamente l’incidente subito, senza il coinvolgimento dell’assicurazione. Tuttavia l’automobilista non ha acconsentito alla richiesta di cessione di denaro e da qui sarebbe nata una discussione accesa. A questo punto, alla lite si sarebbero aggiunte altre persone. Il tunisino che ha perso la vita avrebbe preso le parti dell’italiano automobilista. Un’altra persona invece si sarebbe schierata a sostegno del malcapitato ciclista vittima dell’investimento. La discussione verbale sarebbe presto degenerata in un’aggressione.

Il tunisino sarebbe stato picchiato con violenza estrema e, quando riverso ormai ferito a terra, sarebbe stato raggiunto da altre percosse e calci.

Gli inquirenti non sono ancora in grado di capire chi tra i presenti sia stato responsabile dei colpi mortali inflitti alla vittima. Gli agenti sono tuttora alla ricerca del soggetto intervenuto a sostegno del ciclista che, dopo l’accaduto, ha immediatamente fatto disperdere le proprie tracce.

Come espressamente riferito dalle autorità, al momento le indagini non escludono alcuna ipotesi e proseguiranno fino a verificare con certezza quale siano stati i ruoli e le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella discussione degenerata in omicidio.

A tal fine molto importanti potranno rivelarsi le informazioni desunte dai filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza di quartiere e le dichiarazioni di eventuali testimoni presenti sul luogo dell’omicidio in modo da confermare le informazioni già in possesso dei Carabinieri.