A Palermo un bambino di 13 mesi è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale per un’overdose da cannabis. Grazie a una Tac, i medici del pronto soccorso hanno evidenziato anche una frattura cranica.
I sanitari hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine e la Procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna. Secondo quanto riportato da “Repubblica“, sono scattate subito le perquisizioni e la sospensione della potestà genitoriale.
Gli investigatori sono al lavoro per accertare la dinamica dei fatti, sia per quanto riguarda l’overdose da cannabis, sia per capire come il piccolo abbia potuto riportare una frattura del cranio. Le condizioni del bimbo sono in netto miglioramento, ora è ricoverato in astanteria all’ospedale dei Bambini, il Presidio Ospedaliero Giovanni Di Cristina, in osservazione.
Durante le prime fasi dell’indagine i genitori hanno continuato a negare le responsabilità e il fatto che il piccolo avesse potuto ingerire la droga all’interno della loro abitazione.
Al momento non è noto l’esito delle perquisizioni avvenute all’interno dell’abitazione della famiglia, resta da chiarire inoltre se i genitori di 32 e 29 anni facessero effettivamente uso di queste sostanze stupefacenti.
Il piccolo, come accade sempre in questi casi, è stato affidato al direttore sanitario dell’ospedale.
Palermo bambino di 13 mesi in overdose da cannabis: il diciottesimo caso in città
Quello accaduto pochi giorni fa è l’ennesimo episodio di overdose da cannabis o da droga in generale che riguarda i bambini. Dall’inizio dell’anno, solo a Palermo, è il diciottesimo caso.
A farne le spese sono sempre i più piccoli, al punto da rischiare la vita per aver assunto sostanze stupefacenti trovate in giro per casa. I genitori in diverse occasioni negano ogni addebito, ma gli accertamenti medici non lasciano mai spazio a dubbi, come nel caso del bimbo di 13 mesi.
Come già anticipato, nel corso degli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di bambini ricoverati per droga. Restando a Palermo, lo scorso Marzo una bambina di un anno e mezzo è stata soccorsa in gravi condizioni dopo aver accidentalmente ingerito dell’hashish. Stesso discorso per il piccolo di 18 mesi ricoverato a Febbraio, salvato grazie al provvidenziale intervento dei medici, il tutto successo mentre il bimbo era anche positivo al Covid-19.
Diversi episodi con la cannabis, ma all’appello non mancano le altre droghe. A fine Giugno un bambino di nove anni è stato ricoverato dopo aver ingerito del metadone.
E ancora, nel Novembre di un anno fa due bambini di circa undici mesi hanno rischiato la vita a causa di un’overdose da sostanze stupefacenti, cocaina compresa.
Caso simile a Novara
Momenti di paura, pochi giorni fa per un bambino di appena un anno e mezzo arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Novara in uno stato d’incoscienza dopo aver ingerito un pezzo di hashish trovato per caso e che probabilmente credeva fosse qualcosa di buono da mangiare.
L’episodio è avvenuto nella tarda serata di Giovedì quando il piccolo, residente in città, si è sentito male ed è stato accompagnato dai parenti in ospedale con mezzi propri. Il bambino infatti presentava evidenti sintomi di alterazione e i genitori, allarmarti, intorno alla mezzanotte lo hanno condotto in ospedale.
Quando è arrivato al pronto soccorso pediatrico, in effetti aveva già perso i sensi. Durante l’accettazione, è subito emerso che il bimbo aveva ingerito sostanze stupefacenti, probabilmente hashish travati per caso nell’abitazione di famiglia. I primi esami clinici, disposti dai medici, hanno confermato un’intossicazione da cannabinoidi.
La direzione sanitaria anche in questo caso aveva avvertito i Carabinieri che hanno preso in carico il caso e stanno facendo tutti gli accertamenti sulle modalità in cui è avvenuta l’assunzione della sostanza stupefacente da parte del bimbo.
Intanto, dopo le cure, il piccolo è stato dichiarato fuori pericolo anche se le sue condizioni restano serie e continua a essere ricoverato in ospedale.