Non c’è tregua per le criptovalute, con anche Coinsquare che è stata colpita da un attacco hacker. Dopo la caduta, quasi vertiginosa, di tutti i coin e la bancarotta di Ftx, un’altra delle principali piattaforme di exchange è stata messa sotto attacco. Da quanto si apprende, però, i dati degli utenti sono al sicuro, con la stessa piattaforma che ha voluto subito rassicurare tutti coloro che, con cifre diverse, hanno deciso di investire i propri soldi.
L’attacco hacker su Coinsquare
A dare la notizia del breach è stato lo stesso profilo Twitter di Coinsquare, che ha spiegato che “nella mattinata del 19 novembre, abbiamo scoperto un’attività inusuale sulla nostra piattaforma e, come forma di precauzione, abbiamo avviato una manutenzione straordinaria, rendendo l’exchange non disponibile mentre risolvevamo il problema”.
Inoltre, Coinsquare ha fatto un chiaro riferimento al caso dell’attacco a FTX, nel quale sono andati persi oltre 650 milioni di dollari, spiegando che “visto ciò che sta succedendo da un paio di settimane nel mondo crypto, in un tentativo di essere trasparenti con i nostri clienti abbiamo stretto un accordo con Nansen, azienda leader nell’analisi della blockchain, per condividere con il pubblico i dati sui nostri wallet ufficiali“.
Con una mail del 26 novembre, risalente quindi ad una settimana dopo l’attacco, Coinsquare ha confermato che gli hacker hanno sfruttato una vulnerabilità per entrare in possesso dei dati degli utenti dell’exchange: “l’azione ha reso pubblici i nomi dei nostri clienti, i loro indirizzi email e fisici, i loro numeri di telefono, le date di nascita, gli ID dei loro device, gli indirizzi pubblici dei loro wallet, la cronologia delle loro transazioni e i bilanci dei loro account”. Una mole di dati enorme, dunque, anche se non è chiaro se ad essere colpiti siano stati tutti i clienti di Coinsquare o solo alcuni.
Fortunatamente, però, l’exchange ha confermato che nessuna password è stata trafugata, né alcun conto è stato prosciugato. La compagnia, infatti, ha spiegato che “il 100% dei conti dei clienti sono tenuti al sicuro in storage “freddi” e non vengono usati per attività di business”.