Era stato portato in ospedale dai genitori per la febbre alta, Christian, il bambino morto di meningite a Belluno a soli 15 mesi. Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravi e alla fine, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, non c’è stato nulla da fare. Domani, martedì 29 novembre, presso la Chiesa di Cavarzano si terranno i funerali.
Bambino morto di meningite a Belluno: aveva solo 15 mesi
Ucciso da una meningite fulminante a soli 15 mesi. È il tragico destino toccato a Christian, un bambino residente nella frazione di Cavarzano, a Belluno, insieme ai genitori di origini ucraine. Era nato il 26 agosto del 2021 e una malattia gli ha tolto la vita nel giro di pochi giorni. La mamma e il papà lo avevano portato all’ospedale San Martino con la febbre alta, ma la situazione era precipitata rapidamente e i pediatri bellunesi avevano deciso di trasferire il piccolo in un ospedale di Padova, dove è poi morto, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, a causa di una meningite batterica provocata da pneumococco. Sui social sono a centinaia i messaggi di cordoglio per il bimbo, che domani, martedì 29 novembre, riceverà l’ultimo saluto nella Chiesa di Cavarzano. Poi la piccola salma sarà tumulata a Cusighe.
Solo qualche settimana fa, un bambino di 12 mesi era deceduto in Australia per lo stesso motivo. Il piccolo, che di nome faceva Blake, aveva riportato gravi danni cerebrali a causa di una meningite diagnosticata troppo tardi e curata quando ormai c’erano poche speranze di sopravvivenza. Ai primi sintomi, raffreddore e febbre, i genitori avevano infatti pensato che potesse trattarsi di un semplice malanno stagionale e avevano cominciato a preoccuparsi solo quando il bambino aveva iniziato a rifiutare il cibo e a tenere la testa in modo anomalo. Lo avevano così portato al Campbelltown Hospital di Sydney e qui avevano fatto l’amara scoperta: meningite. Il piccolo era stato trasferito nel giro di poche ore al Sydney Children’s Hospital, ma le sue condizioni continuavano a peggiorare. Dopo aver iniziato a soffrire di convulsioni, Blake era andato in coma e non si era più svegliato, lasciando i suoi genitori impotenti di fronte all’enorme perdita.
Che cos’è la meningite batterica
Molto più pericolosa (e rara) rispetto alla meningite virale, dovuta a virus, la meningite batterica è l’infiammazione delle meningi encefaliche e/o spinali provocata dall’infezione di un batterio – il meningococco, il pneumococco, Haemophilus influenzae di tipo B e altri – che colpisce soprattutto gli individui di età inferiore ai 5 anni e i soggetti in stato di immunodepressione. Caratterizzata da un’ampia varietà di sintomi, dalla sonnolenza alla febbre alta e al mal di testa, può dar luogo anche a complicanze gravi, come l’encefalite: per questo una diagnosi e una terapia precoci risultano essenziali per evitare i possibili esiti fatali della malattia. Per la diagnosi sono fondamentali, in genere: un accurato esame obiettivo, un’emocoltura e una puntura lombare, talvolta unitamente a test di tipo radiologico, come la TAC; per la terapia, invece, è richiesto il ricovero in ospedale, nella fattispecie in terapia intensiva. Data l’elevata pericolosità della malattia, in Italia il vaccino anti-Haemophilus influenzae tipo b è obbligatorio; ne esistono poi altri due, contro il meningococco e il pneumococco, non obbligatori, ma fortemente raccomandati dalla comunità scientifica.