Nelle ultime ore è circolata una nuova bozza della prossima legge di bilancio. Secondo quanto filtra, sarebbe stato rivisto il limite oltre il quale gli esercizi saranno esentati dall’obbligo Pos: ossia da 30 a 60 euro. Si tratta di una leggera correzione rispetto all’articolo 69 del testo che – nella sua ultima versione – ha visto il numero di articoli presenti incrementare da 136 a quota 155.

Legge di bilancio: le altre novità oltre all’obbligo Pos

Come detto, le ultime novità riguardano anche l’esenzione dall’Imu per quanto riguarda le case occupate e la nuova ri-definizione dei congedi parentali con un mese in più previsto per le mamme. Tra le altre cose, ricordiamo la conferma di un fondo di garanzia per le Pmi che verrà quasi sicuramente prorogato anche nel 2023. In questo senso, l’unica correzione riguarda l’importo finale: si scende a 800 milioni, anziché 1 miliardo previsto inizialmente.

A questo punto, la manovra dovrà essere illustrata in Parlamento, prima di ricevere la presentazione dei consueti emendamenti da parte dei diversi gruppi. Questa prima fase di percorso dovrebbe terminare entro il 2 dicembre. Quindi, sarà il turno della commissione Bilancio che – tra il 5 e il 7 dicembre – dovrà segnalare proposte di modifica alla legge. Quindi, dal 12 al 16 dicembre ecco l’esame della stessa in commissione, prima del passaggio del testo definitivo in Aula. Un mese tortuoso, ma che sarà fondamentale per assistere alla prima vera azione concreta del Governo Meloni, per una legge di bilancio osservata anche dall’Unione Europea.

Terzo Polo, Renzi: “Così com’è, non va bene”

Nel frattempo, Matteo Renzi, negli scorsi giorni ha commentato il testo in questa maniera:

La legge di bilancio così com’è non va bene. Ne parleremo con Meloni, ci andranno Calenda con i capigruppo Paita e Richetti. Ci vogliono più soldi in busta paga per le persone, e bisogna prendere i soldi del Mes: Meloni non vuole quei 37 miliardi per la sanità pubblica solo per un pregiudizio ideologico contro l’Europa