Continuano gli assalti militari nella guerra tra Russia e Ucraina che vedono il ritorno della centrale di Zaporizhzhia nella strategia bellica. Stando alle ultime informazioni, infatti, pare che i russi siano in procinto di abbandonare questo punto nevralgico della battaglia; è quanto emerge dalle parole del presidente dell’agenzia nucleare ucraina Energoatom Petr Kotin che ha dichiarato:
Nelle ultime settimane abbiamo effettivamente avuto informazioni secondo cui ci sono segnali che i russi potrebbero lasciare la centrale di Zaporizhzhia. È troppo presto per dire che l’esercito russo stia lasciando l’impianto ma c’è l’impressione che stiano facendo le valigie e rubando tutto quello che riescono a trovare.
Guerra in Ucraina, il Vaticano disponibile per i negoziati
Nel frattempo, torna presente il tema della negoziazione a proposito della quale si è esposto il Vaticano attraverso le parole di mons. Paul Richard Gallagher, ‘ministro’ degli Esteri vaticano:
La Santa Sede e il Papa in persona sono sempre stati disponibili dall’inizio della guerra e finora non c’è stata una risposta concreta. Nonostante ciò la Santa Sede rimane sempre a disposizione. E se fosse opportuno e necessario di offrire e mettere a disposizione questi ambienti, come abbiamo fatto storicamente anche nel passato, il Santo Padre lo accoglierebbe molto positivamente se una domanda viene dalle due parti con tutte le buone intenzioni e con uno spirito di cercare la pace, il dialogo e la fine della guerra.
Parole di apertura – seppur simbolica – che vanno in direzione esattamente opposta a quanto emerso dalle parole del il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko che in un’intervista alla domanda diretta sui negoziati ha risposto:
Se si riferisce alla leadership ucraina, a loro non è permesso, di sicuro. Gli americani vogliono abbattere l’Europa in un colpo solo e poi avvicinarsi alla Cina attraverso la Russia. Naturalmente, schiacciando la Russia.
Lo stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, citato da Ukrainska Pravda, ha quindi risposto in questa maniera:
Si prevede che il raggruppamento delle truppe nemiche che operano nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina sarà rafforzato a causa del trasferimento di singole unità dal territorio della Repubblica di Bielorussia dopo aver acquisito capacità di combattimento.
Arrestati due sacerdoti cattolici a Berdyansk
Si aggiungono altre notizie poco confortanti nel paese: secondo quanto riportano i media locali, due sacerdoti della Chiesa greco-cattolica ucraina sarebbero stati arrestati dai filorussi di Berdyansk. Queste le parole di monsignor Maksim Ryabukha:
Sono stati arrestati e poi hanno controllato la loro casa religiosa e la chiesa e poi, per trovare una scusa, hanno inventato la storia dei libri e le armi nascoste sotto terra. Sono storie inventate per giustificare il terrore verso i religiosi e la popolazione, perché la notizia ricade ovviamente anche su tutti i fedeli cattolici del Donbass. In questa guerra terribile hanno accompagnato sempre le persone, hanno mantenuto la cura paterna e materna della Chiesa per tutti i fedeli che purtroppo rimangono in questa situazione drammatica dell’occupazione dei militari russi sul territorio ucraino.
Insomma, la situazione resta ancora molto critica e difficilmente si riesce a percepire la versione più plausibile sulle voci che tormentano questo terribile conflitto.