Giuseppe Conte è intervenuto nella giornata odierna all’interno della trasmissione ‘Mezz’ora in più’ condotta da Lucia Annunziata. Il leader del Movimento 5 Stelle ha trattato diversi argomenti, partendo – chiaramente – con quanto successo in queste ore ad Ischia. Il collegamento con l’approvazione – durante il suo governo – nel 2018 di una norma legata allo sblocco di richieste di condono ad Ischia è automatica, per cui Conte ha chiarito in questa maniera:

Ischia è una tragedia, in un territorio violentato dal dissesto idrogeologico. Quando mi sono insediato nel 2018 abbiamo trovato una unità di missione che impiegava solo nove mesi per attuare un progetto. Abbiamo attuato un piano nazionale per mettere in sicurezza i nostri territori e le strutture pubbliche e private. Abbiamo poi stanziato 11,5 milioni per i soggetti attuatori, di quei milioni è stata spesa una piccolissima parte. È un problema che ci trasciniamo da sempre.

Frana Ischia, Conte: “Procedura di semplificazione, non un condono”

Conte ha quindi aggiunto:

Non era affatto un condono, lo chiariamo. Ci trovammo in un grande impasse: a Ischia ci sono richieste di condono precedenti al 2018 per 27mila abitazioni. Per mettere ordine e accelerare quelle pratiche impantanate, introducemmo l’art 25. Non era un condono: abbiamo definito la procedura in modo che si espletasse più celermente l’esame di quelle pratiche basate sulle leggi pregresse. Non era permesso assolutamente concedere alcuna sanatoria, alcune deroga ai vincoli idrogeologici.

Conte e la guerra al Reddito di Cittadinanza del governo Meloni

Quindi, il numero 1 del Movimento 5 Stelle è stato interrogato anche sul reddito di cittadinanza e sulla volontà da parte del Governo Meloni di cancellarlo gradualmente entro il 2024:

Con il Rdc abbiamo salvato un milione di cittadini dalla povertà. Oggi un governo che si insedia, e che affronta una situazione molto complicata, con un’inflazione altissima e un caro prezzi, anche per quanto riguarda la spesa alimentare, si mette a fare la guerra al Rdc è follia pura. Si va incontro a un disastro sociale, la gente non mangia, il governo se ne assumerà la responsabilità. C’è un problema serio, a queste persone che prospettiva offriamo se il lavoro non c’è? Oggi con il problema che abbiamo del Sud, con il precariato selvaggio, che aumenterà con in voucher e paghe a 4 euro l’ora, il governo non fa nulla. Non hanno previsto investimenti neppure per il Nord.

Infine, la chiosa da parte di Conte:

Vogliono fare la guerra al Rdc è un modo per ammazzare politicamente il M5s? Sarebbe un intento miserabile, un proposito esecrabile. Fare il male dei cittadini per contrastare un avversario. Vorrà dire che i cittadini avranno ancora più motivazione per sostenerci. Per noi questa non è una battaglia per avere un voto in più. Il furore ideologico con cui Renzi e Meloni hanno proposto il referendum per abolirlo mi fa pensare che potrebbe essere così. Faremo tante manifestazioni nelle principali piazze d’Italia, anche al Nord, perché i percettori di Reddito sono anche lì. Il Pd ha annunciato una sua manifestazione di partito per il giorno 17.