Un vasto incendio è scoppiato in serata presso l’azienda Marr di Carasco a Santa Maria di Sturla in provincia di Genova. Erano le 19.30 circa quando gli abitanti della zona hanno avvertito i Vigili del Fuoco per via delle alte fiamme che si sono sviluppate nel parcheggio dell’azienda, subito sono state inviate otto squadre di pompieri provenienti da Chiavari, Rapallo e dal capoluogo stesso.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri e le squadre di Polizia Scientifica che questa mattina sono nuovamente sul posto per portare avanti le dovute indagini e capire chi e cosa abbia scaturito l’incendio della scorsa notte. L’intervento dei Vigili del Fuoco si è concluso, con lo spegnimento delle fiamme alle due di questa mattina.
Incendio Carasco: ipotesi origine dolosa
Si ipotizza che l’incendio sia di origine dolosa dopo che un altro analogo rogo aveva colpito il 13 Novembre una sede della Marr a Taggia, in provincia di Imperia. Da un primo bilancio il fuoco avrebbe distrutto una decina di camion senza fortunatamente fare feriti.
Per gli inquirenti l’ombra di un coinvolgimento di stampo intimidatorio i cui confini sono ancora tutti da chiarire appare sempre più probabile.
L’incendio di Carasco si è subito esteso e ha colpito 8 furgoni che sono stati carbonizzati e anche alcuni muletti parcheggiati nell’area esterna della ditta. Le fiamme sono continuate fino all’arrivo dei soccorsi che hanno messo in sicurezza la zona e si sono subito messi al lavoro per spegnere le fiamme.
Solo nelle scorse settimane la ditta Marr, che distribuisce derrate alimentari a ristoranti, locali e negozi e ha sedi non solo in Liguria (la sede principale è infatti a Rimini), è stata oggetto di altri incendi.
Il primo è quello avvenuto nella sede di Taggia lo scorso 13 Novembre. Ancora una volta un Sabato sera e ancora una volta a bruciare sono stati i mezzi della ditta e le celle frigorifero fuori che si trovano fuori dagli uffici coinvolgendo sia l’intera struttura ma anche due appartamenti che si trovano proprio sopra il capannone che sono stati sgomberati a causa della grande coltre di fumo.
Il secondo incendio è avvenuto qualche giorno dopo, il 17 Novembre, quando lo stesso capannone della sede di Taggia è stato nuovamente bruciato. Ma a Taggia i capannoni di Marr erano già bruciati nel 2018, seguendo la stessa dinamica.
Gli altri incendi
La prima chiamata ai Vigili del Fuoco di Imperia era arrivata alle 2.45 e sul posto, in via Periane erano giunti immediatamente squadre da Sanremo e Imperia con Aps, autobotti e autoscale.
Nessuna persona anche nei precedenti roghi era stata coinvolta, a bruciare sono sempre stati i mezzi usati dalla ditta che distribuisce generi alimentari e gli spazi interni come alcuni uffici o le celle frigo in dotazione all’azienda.
Dopo ore i Vigili del Fuoco erano ancora al lavoro per bonificare l’intera area ma anche per salvare le attività attigue colpite dalle fiamme. Infatti vicino alla ditta Marr si trovano alcune imprese di florovivaistica che si occupa di import ed export e una ditta che si occupa di collaudi.
Per precauzione, a causa del denso fumo erano stati fatti sgomberare due appartamenti sopra il capannone dell’azienda, sono quelli dei proprietari delle due altre ditte coinvolte.
Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri, era arrivata anche la Guardia di Finanza e il Sindaco di Taggia. Si indaga ancora sulle cause che hanno portato all’incendio, molto simile a quello avvenuto ieri sera.
Infine, l’ultimo episodio risale a Lunedì scorso, dopo un incendio a una sede Marr di Anzola, nella città metropolitana di Bologna, per il quale è spuntata l’ipotesi anarchica.
Secondo quanto riporta la stampa emiliana, gli anarchici sarebbero infatti, contrari al fatto che la ditta rifornisca di prodotti alimentari le mense delle carceri e i Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr).