Una giovane attivista italiana è stata arrestata ieri sera, venerdì 25 novembre 2022, a Istanbul.
La donna è stata fermata dalle autorità locali durante una manifestazione contro la violenza sulle donne.
Giovane attivista italiana arrestata a Istanbul, la conferma della Farnesina
Secondo quanto riportato dalla Farnesina, fra i fermati a Istanbul, durante la manifestazione nella giornata internazionale sulla violenza contro le donne c’è anche una giovane italiana.
Il ministero degli Esteri, ha sottolineato che l’ambasciata di Ankara e la sede diplomatica di Istanbul, sono in continuo contatto con le autorità turche e con il padre della giovane.
Stando a quanto si apprende, la ragazza sarebbe tutt’ora trattenuta dalle forze dell’ordine nella città turca.
Già nel pomeriggio di ieri, le attiviste dell’associazione Mor Dayanisma, avevano denunciato la “violenta repressione della polizia” contro le manifestanti.
Secondo alcune testimonianze diffuse in rete da alcuni dei presenti al corteo, veniva spiegato che un imponente schieramento di polizia in tenuta antisommossa aveva bloccato diverse aree della città, dalle rive del Bosforo a piazza Taksim, epicentro delle proteste organizzate dalla popolazione.
Tuttavia, ignorando il divieto della prefettura locale, centinaia di persone si sono comunque riunite, dando forza ad un corteo di partecipanti che, rispondendo all’appello della “piattaforma per il 25 novembre”, intonavano in turco e curdo lo slogan delle proteste iraniane “Donna, vita, libertà”.
L’italiana stava partecipando al raduno in sostegno delle donne iraniane che protestano contro il regime.
“Questo Paese è nostro, questo mondo è nostro, il 21esimo è il secolo delle donne e nulla può cambiarlo”, gridavano le attiviste.
Durante la manifestazione non autorizzata dalla prefettura locale, sono intervenute le autorità locali eseguendo una decina di arresti.
Sul profilo Instagram le attiviste di Mor Dayanisma avevano condiviso in un post la notizia dell’arresto, scrivendo: “Due donne, dall’Azerbaigian e dall’Italia, sono ancora detenute e potrebbero essere espulse“.
Poco dopo è arrivata anche la conferma della Farnesina che ha ribadito il fermo della connazionale.
Secondo quanto dichiarato da alcuni attivisti che sono riusciti a incontrare la giovane italiana, pare che la donna, per il momento, sia trattenuta alla stazione di polizia del quartiere Karakoy, e fortunatamente, “sta bene ed è riuscita a sentire i suoi cari in Italia”.