Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha commentato in un’intervista esclusiva a Repubblica il caso Soumahoro, vero e proprio terremoto politico della settimana.

Ciò che ne emerge non è una posizione di aperta condanna, quanto piuttosto un malcelato disappunto per una vicenda che sicuramente getta ombre sull’ascesa parlamentare dell’Alleanza Verdi-Sinistra. Lo stesso politico umbro parla di “zone d’ombra” nel racconto di Soumahoro, e lo invita a chiarire i punti oscuri nell’interesse collettivo.

Caso Soumahoro, Fratoianni: “Nessuno ha mai messo in mezzo la legge”

L’unica certezza è che Fratoianni deve ora raccogliere i cocci del caso Soumahoro e ricomporli insieme ad Angelo Bonelli: pesa infatti il grande endorsement fatto da entrambi in occasione della campagna elettorale in cui l’Alleanza ha conseguito ottimi risultati (si veda ad esempio l’elezione di Ilaria Cucchi).

Tra gli spiragli ancora da chiarire c’è il ruolo della suocera di Soumahoro in merito alle due cooperative di Latina, da cui il parlamentare africano ha preso ufficialmente le distanze ribadendo, anche al partito, la sua totale estraneità. Per Fratoianni si è creato “un evidente cortocircuito tra il suo ruolo istituzionale e la sua relazione familiare”.

Logicamente, le accuse nei confronti di Soumahoro rischiano di erodere la fiducia agli elettori. Ma Fratoianni è categorico ed esclude che la direzione dell’Alleanza fosse al corrente di ciò che si nascondeva dietro alla facciata. Tuttavia, l’ex parlamentare democratico ammette di aver ricevuto un possibile grillo all’orecchio e di aver chiesto verifiche ad alcuni colleghi. Poiché però tali controprove non giunsero mai, “decidemmo di procedere con la candidatura”. Nelle ultime ore, a ingarbugliare ulteriormente un quadro sempre più folto e denigrante, alcuni dirigenti del partito di Sinistra Italiana accusano lo stesso leader di aver ricevuto degli avvertimenti. La risposta è univoca, “nessuno ha mai posto questioni di natura penale”.

Crollata come un castello di sabbia, la carriera di Soumahoro è al momento in stand-by dopo la sua autosospensione. Ma alla domanda precisa su un eventuale dietrofront alla sua candidatura, Fratoianni rifiuta ogni retromarcia: “Quei temi e quelle battaglie erano fortemente identitarie”.