La tensioni sulla questione dei migranti si fanno sempre più accese e la Francia avverte l’Italia:

Se Roma non prende le navi e non accetta la legge del mare e del porto più sicuro, non c’è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania.

Lo ha dichiarato il ministro degli Interni francese, Gerald Darmanin, al Consiglio straordinario dei ministri europei degli Interni a Bruxelles dedicato all’immigrazione. Inoltre ha ricordato che i Paesi come Francia e Germania “sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall’Africa e dall’Asia”.

Migranti, Francia: “I Paesi del Sud devono aprire porti alle Ong” 

Il ministro Gerald Darmanin ci ha tenuto a sottolineare che le Ong non sono “organizzazioni di passaggio” e che proprio per questo motivo, i Paesi devono garantire il diritto del mare:

È anche nei 10 punti del piano della Commissione europea il fatto che dobbiamo ricordare a tutti il diritto del mare, menzionare il fatto che le Ong che sono nel Mediterraneo ovviamente sono lì per salvare le persone e ovviamente in nessun modo possono essere equiparate a organizzazioni di passaggio. E va ricordato che i Paesi del Sud del Mediterraneo dovrebbero aprire i loro porti alle imbarcazioni, soprattutto delle Ong, che navigano nelle acque territoriali dei paesi del sud del Mediterraneo, perché a volte non vengono aperti i porti.

Il caso della nave Ocean Viking 

Sul tema dei migranti i rapporti tra il nostro Paese e Parigi sono ad una fase di stallo. Tutto nasce dal caso della Ocean Viking, la nave di salvataggio con a bordo 231 migranti, respinta dall’Italia e poi approdata in Francia, nel porto di Tolone. Il governo francese inizialmente aveva deciso di sospendere l’accoglienza prevista di 3.500 rifugiati da Roma e di rafforzare i controlli alle frontiere con l’Italia.