Una notizia arrivata dall’Iran sconvolge il mondo del calcio e non solo. Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia di stampa iraniana Fars, le autorità dell’Iran hanno arrestato con pesanti accuseil celebre calciatore Voria Ghafouri reo di aver “insultato e infangato la reputazione della squadra nazionale e di aver fatto propaganda” contro lo Stato. Il 35enne calciatore di origini curde – che in passato ha avuto diversi problemi con le autorità locali dopo le denunce delle problematiche generali della società iraniana sui propri social media – è stato arrestato dopo un allenamento della sua squadra, il Foolad Khuzestan, per decisione dell’autorità giudiziaria.  Arresto avvenuto sotto gli occhi del figlio di 10 anni.

Chi è Voria Ghafouri? Iran sconvolto dopo l’arresto

Voria Ghafouri, una buona carriera in patria da difensore/centrocampista, ha 35 e non risulta tra i calciatori convocati dall’Iran in questo Mondiale in Qatar, ma nella sua carriera ha indossato in passato 28 volte la maglia della nazionale iraniana. In patria però, oltre che per le vicende calcistiche, è conosciuto anche per essersi più volte schierato al fianco dei manifestati nelle proteste contro lo Stato, oltre ad aver apertamente sostenuto la battaglia per i diritti delle donne.

Chi è Voria Ghafouri? Iran, Stramaccioni: “Arrestato davanti al figlio”

Chi conosce bene Voria Ghafouri è Andrea Stramaccioni, attuale commentatore per la Rai dei Mondiali in Qatar, che lo ha allenato in passato. “E’ stato il capitano dell’Esteghlal di Teheran quando lo allenavo”, le parole del tecnico italiano rilasciate all’Ansa. “Sono scioccato: ho parlato con amici a Teheran, Ghafouri è stato arrestato davanti al figlio maggiore, di 10 anni. E la moglie è preoccupatissima, come tutti noi”, ha concluso Stramaccioni.

A differenza di quanto avvenuto nella gara d’esordio al Mondiale contro l’Inghilterra, prima della partita contro il Galles i calciatori dell’Iran hanno cantato l’inno nazionale, strappando gli applausi di una parte di tifosi iraniani presenti sugli spalti. Resta da capire se si sia trattato di un gesto spontaneo, quello di cantare l’inno, o se i calciatori della nazionale – come molti pensano – siano stati costretti a piegarsi alla volontà del regime. La nazionale dell’Iran, comunque, dopo la sconfitta contro l’Inghilterra per 6-2 nella gara d’esordio, ha battuto il Galles per 2-0 con due reti segnate entrambe nei minuti di recupero del match. Per gli iraniani dunque le speranze di qualificarsi agli ottavi sono vive più che mai.