Tragico incidente a Bolzano nel pomeriggio di giovedì, dove una donna è morta travolta da un camion betoniera tra Corso Italia e Corso Libertà. La vittima, un’insegnante di 34 anni di origini campane, si era trasferita in Trentino Alto Adige per lavoro.

Incidente a Bolzano: la vittima è Margherita Giordano, di anni 34

Si chiamava Margherita Giordano, la donna travolta e uccisa da un camion betoniera a Bolzano, tra Corso Italia e Corso Libertà. La vittima, che si era trasferita in Trentino per lavoro dalla Campania (insegnava matematica e scienze alla San Filippo Neri), era in sella alla sua bicicletta quando è stata investita dal mezzo pesante e, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, giunti immediatamente sul posto per cercare di rianimarla, insieme al compagno, sanitario al San Maurizio di Bolzano, per lei non c’è stato niente da fare. Gli inquirenti sono ora al lavoro per chiarire le esatte dinamiche dell’incidente, ma i residenti parlano di un incrocio particolarmente pericoloso: solo qualche giorno prima, il 16 novembre, una donna di 86 anni era stata sfiorata dalle ruote del rimorchio di un camion mentre attraversava la strada nello stesso punto.

Sembra essere sotto accusa, in particolare, il sistema di alternanza dei semafori che regola il passaggio di veicoli, pedoni e ciclisti nell’area: prima scatta il verde per auto e camion e poi quello per pedoni e ciclisti. “Proprio ieri pomeriggio – ha dichiarato l’assessore alla viabilità del Comune di Bolzano, Stefano Fattor, in seguito all’incidente – avevamo deciso di cambiare le fasi semaforiche per far passare prima i ciclisti e poi gli altri mezzi” e per “mettere una telecamera specifica. Se questo è successo (l’incidente, ndr) è perché si confonde il verde per le bici con quello per le auto. I tecnici si sarebbero incontrati la settimana prossima per fare il lavoro”. Ma c’è anche chi parla di una cattiva gestione della viabilità. È il caso del consigliere provinciale, Carlo Vettori che, commentando il tragico episodio, ha detto che chiederà “un incontro al Sindaco Caramaschi per chiedere il ritiro delle deleghe all’Assessore Stefano Fattor”, visto che secondo lui “il suo operato mortifica l’intera Giunta Comunale” ed “è ora che vada a casa”.

Tanti sui social i messaggi di cordoglio per la giovane vittima

Sono stati tanti, nelle scorse ore, i messaggi di cordoglio per Margherita sui social. Il segretario regionale della Uil Sgk Scuola Schule Bolzano, Marco Pugliese, ha scritto a nome dell’intero sindacato: “Siamo addolorati ed affranti per una tragedia che colpisce una collega entusiasta ed appassionata. Un lutto profondo per tutto il mondo della scuola altoatesina. Ci stringiamo alla famiglia, all’Istituto comprensivo e a tutti i colleghi che hanno amato ed apprezzato il lavoro di Margherita”. Commovente, in particolare, il ricordo della Nuova Compagnia Teatro di Brunico, che la donna aveva preso a frequentare dopo essersi trasferita.

‘Sono timida! Non penso di riuscire a salire sul palcoscenico’. Eppure eri lì, sempre! Nonostante le lunghe ed interminabili giornate che ti tenevano impegnata fino a tarda sera, non hai mai mancato una prova teatrale, continuamente pronta a sfidare te stessa per superare le tue preoccupazioni e vincere la tua riservatezza. Una donna intelligente e costantemente con il sorriso stampato sulle labbra. Durante le pause ci parlavi di te e della tua vita, e dalle tue parole, dalle tue espressioni, si percepiva perfettamente l’amore che avevi per il tuo lavoro e per i tuoi alunni. La tragedia che ti ha visto vittima ci ha lasciati impietriti, incapaci tuttora di credere che tutto questo sia la realtà. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e la sventura di averti persa troppo presto. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, buon viaggio Margherita.