No alla violenza sulle donne. La lotta contro un fenomeno in crescita esponenziale e il ruolo centrale che dovrebbe avere la scuola nel sensibilizzare studenti e studentesse. Sono questi i temi affrontati da Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola e Responsabile regionale
dell’UGL Calabria, intervenuta ad Open Day sulle frequenze di Radio Cusano Campus:
“La violenza sulle donne è un segnale del degrado e dell’immoralità che si nasconde tra le pieghe della moderna socialità. La giornata contro questo terribile fenomeno deve però trovare una sua logica solo indicando gli anticorpi affinché la Società sia bonificata da
questo insulto all’umanità. Un qualcosa che non può essere ulteriormente rimandato se vogliamo evitare di contare tragedie e vittime”.
L’educazione all’affettività
“Occorre avere chiaro il quadro complessivo del fenomeno troppe volte superficialmente delimitato in situazioni contingenti e fini a sé stesse. Qui non si tratta di un aspetto circoscritto solo ai contesti familiari o a singoli individui bensì ad una più complessa visione dei rapporti tra persone. Non possiamo differenziare questo tipo di violenza dall’etica a cui ogni Società dovrebbe ispirarsi. Esercitare violenza sulle donne significa negare il valore stesso della vita e quindi necessita di risposte profonde che devono essere ben strutturate dall’inizio del percorso educativo. Su questo l’istituzione scolastica deve assumere un rilievo assoluto. Così come l’Italiano, la matematica e ogni altra materia formano donne e uomini del futuro, nello stesso modo l’educazione all’affettività e al rispetto massimo dei valori etici deve forgiare una società che rinnega ogni forma di violenza soprattutto verso le donne e i fragili”.
Il coinvolgimento delle istituzioni
Un aspetto, quest’ultimo, sul quale Ornella Cuzzupi intende sollevare una discussione ampia con tutte le figure istituzionali che possono incidere in positivo.
“Inserire in maniera articolata ma precisa i temi indicati nell’ambito dei programmi legati all’educazione alla cittadinanza, partendo dai primissimi anni di scuola sino ad arrivare ad una specifica formazione sui posti di lavoro, è una prospettiva irrinunciabile per una società che vuole essere giusta e moderna. Per costruire un domani dove le sciagure legate alla barbara violenza sulle donne e, più in generale, sui deboli siano accidenti isolati e non drammatiche sequele di decine e decine di casi occorre da subito programmare il da farsi. Noi come UGL Scuola chiediamo al Ministro Valditara e al sottosegretario Frassinetti uno specifico incontro per verificare opportunità, modi e metodi per realizzare negli istituti di ogni ordine e grado uno spazio adeguato a questo tema. Noi come UGL siamo disposti anche ad incontrare amministratori locali e dirigenti scolastici per affrontare il tema. Adesso è il momento d’avere il coraggio di lasciare
alle spalle ogni alibi e puntare non solo a colpire nel modo più duro possibile queste azioni, ma costruire qualcosa affinché tali azioni non trovino più alcun terreno fertile”.
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