Arisa, con un post dedicato, ha pubblicato gli insulti che gli hater le stanno rivolgendo su Instagram, facendo un post apposito con commenti e nomi. La cantante da tempo ha iniziato a postare foto osé e anche abbastanza provocanti, scatenando la rabbia di molti suoi, ormai, vecchi fan. La stessa cantautrice, però, si è sempre difesa, ribadendo che ognuno è libero di fare ciò che vuole con il proprio corpo, lanciando aperta una porta anche alla possibilità di un suo ingresso nel mondo porno, nonostante questo sembri molto difficile.

Arisa e gli hater di Instagram

Gia quest’estate Arisa era finita al centro di numerose critiche, quando disse pubblicamente di sentirsi sia donna che uomo e di non identificarsi in un unico genere. Per farlo si mise a nudo da ogni pregiudizio, mostrandosi senza veli, venendo criticata per aver usato, a detta di un hater, photoshop per modificare la foto in questione. Critiche immediatamente respinte al mittente con un altro posto della stessa cantate che postò un’altra foto scrivendo: “Ecco la foto originale.. siete felici adesso?” Anche in questo caso, però, le ire dei social non si placarono.

Oggi, 25 novembre, nel giorno contro la violenza sulle donne, Arisa ha deciso di tornare all’attacco, pubblicando un nuovo post nel quale sono stati raccolti tutti i commenti che, ogni giorno, le vengono rivolti. Si passa da un “semplice” “Volgarotta da quattro soldi” ad altri più pesanti come “Puoi fare la porno, se vede che ti piace” e ancora “Brutta era e brutta è rimasta nonostante i ritocchi … E no, non sono invidiosa. Posso invidiare bonariamente la bellezza di Belen, non di questa sfigata”. A far riflettere ancor di più, però, è il fatto che quasi tutti i commenti di questi siano arrivati da altre donne.

Qui potete trovare il post, mentre riportiamo il commento integrale del post:

Bando ai vittimismi, certe cose non mi feriscono più. Ma esco allo scoperto volentieri volendo dare il mio contributo per combattere questo atteggiamento di odio che imperversa sui social senza alcuna censura. Sono davvero brutte le cose che scrivete , ma ancora più brutto è che voi le pensiate. Se chiunque scrivesse cose così pesanti a vostra figlia, a vostra madre, a un’amica a cui tenete, come reagireste? Ve lo dico io, molto male. E qualcuno potrebbe rispondere: “ ma mia figlia non si mette con le chiappe al vento sui social”.. Può darsi. Ma il diritto di offesa che pensate di avere a ragion veduta ha lo stesso principio di chi, ad esempio, esercita violenza fisica contro una donna vestita in minigonna. E il fatto che alcune delle offese che si leggono provengano da donne come me mi dice che siamo messe male.
Peccato, la strada per la libertà è ancora lunga forse perchè non sappiamo ancora bene che cos’è , o forse alcuni di noi non hanno ancora il coraggio di essere davvero liberi. Intanto in occasione delle celebrazioni del #25novembre#giornatacontrolaviolenzasulledonne tu m’insulti #EioTiPubblico , così t’impari!