Dal 1960, anno in cui furono uccise le sorelle Mirabal, fino ad oggi, il 25 Novembre resta la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Dalle sorelle Mirabal ad oggi, il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Il 25 Novembre del 1960, le tre sorelle Mirabal : Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa furono massacrate. Provenivano da una familia benestante, erano donne colte e attiviste politiche. Decisero di organizzarsi per opporsi alle atrocità commesse dalla dittatura di Trujillo, vigente nella loro epoca. La loro condanna fu quella di essere le pioniere del gruppo politico di opposizione clandestina il “Movimento 14 giugno”: la causa della loro brutale uccisione.
Inoltre, il 25 Novembre di 21 anni dopo, si svolse il primo “Incontro Internazionale femminista delle donne latinoamericane e caraibiche”, in memoria delle sorelle Mirabal.
Per queste ragioni, nel 1993 a Vienna si approvò la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane.
Con la risoluzione 54/137 del 1999, l’ONU precisò il significato di “violenza contro le donne”.
I numeri parlano
Una donna uccisa ogni tre giorni. Dal primo gennaio al 24 novembre 2022 si contano 104 donne morte di cui, la maggior parte, hanno perso la vita per mano o del coniuge, o del compagno, o del marito, oppure dell’ex. Il numero sulle violenze sessuali è ancora più allarmante: 4.416 (con un incremento del 9% rispetto l’anno 2021) il cui 92% è rappresentato dalle donne.
Purtroppo, le tipologie di violenza sono innumerevoli, da quella domestica a quella online, dallo stalking a quella psicologica e, rispetto al 2021, si rileva un aumento del 24% riguardo le richieste d’aiuto.
La premier Meloni in prima linea
I dati appena indicati sono stati portati anche alla scrivania della Premier Giorgia Meloni, la quale ritiene che la situazione riguardo la violenza contro le donne in Italia sia preoccupante. Per questo, durante un intervento alla Camera sul tema, precisa che verrà imposta una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni. Ad oggi ci sono delle misure in atto, come il Codice Rosso istituito nel 2017, il numero antiviolenza stalking 1522, i centri antiviolenza e le Case Rifugio, ma non sono abbastanza. La Premier garantisce la certezza della pena nei Tribunali e il potenziamento delle misure di protezione con l’aumento della distribuzione dei braccialetti elettronici. Si investirà sulla formazione degli operatori. Aumenteranno le Campagne per sensibilizzare e informare le donne sui servizi ai quali possono rivolgersi.
I colori come simbolo
Nel 2014 lo slogan diventa “Orange the Word”, la scelta del colore arancione per identificare la campagna non è casuale in quanto vuole rappresentare la cancellazione dei classici stereotipi: azzurro maschio e rosa femmina.
In Italia e in altri paese viene utilizzato anche il colore rosso. Nelle vie Italiane vengono esposte delle scarpette rosse come simbolo della piaga dei femminicidi e del sangue versato. L’idea fu usata per la prima volta da Elina Chauvet in un’installazione artistica pubblica davanti al consolato Messicano.