Giulia Anania poesia Tor Marancia e una squadra di grandi talenti dietro. Scritto dalla cantautrice e poetessa insieme a Cristiano Armati con la conduzione di Margherita Schirmacher, la consulenza storica di Giuliano Marotta, l’artwork di Federico Russo, i video di Silvia Scipioni e la comunicazione di Nicoletta Archilei, quest’evento intitolato “La poesia di Tor Marancia” è un radiospettacolo in quattro tappe dedicato a un quartiere di Roma che deve ancora essere scoperto. Racconta le intenzioni che ci sono dietro alla rassegna in diretta nella giungla di Radio Cusano Campus, “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti dell’a loro chiacchierata.

Giulia Anania poesia Tor Marancia, perché

“Perché Tor Marancia non è un quartiere noto come il Pigneto ora o San Lorenzo un po’ di tempo fa e invece è un luogo bello che merita di essere conosciuto dai romani. Spero che, attraverso l’arte, i concittadini se ne possano innamorare come sta accadendo a noi che ci stiamo lavorando.”

Giulia Anania poesia Tor Marancia, gli incontri

“Abbiamo diviso questo radiospettacolo in quattro incontri. Due si sono tenuti da poco e due sono ancora da vivere. Lo scorso 19 abbiamo parlato della Resistenza essendo il luogo delle Fosse Ardeatine. il giorno dopo ci siamo dedicati allo sport raccontando il mito di Agostino Di Bartolomei che era di quel quartiere come l’attore Alessandro Borghi. Il 13 dicembre, invece, saremo al Sant’Alessio, punto di riferimento per la disabilità visiva e simbolo dell’inclusione possibile offerta dal quartiere. Concluderemo il 18 dicembre parlando di cinema con alcuni ospiti tra il cui il Biascica do Boris Paolo Calabrese, perché le strade di Tor Marancia sono state spesso teatro di importanti set.”

Sulla scelta degli ospiti

“Ci ho ragionato un po’ e alla fine ho deciso di invitare nomi che, secondo me, meritavano di essere scoperti perché hanno a che fare con Roma e la romanità come ad esempio Emilio Stella.”

Su come si è avvicinata alla poesia

“Da quando ero veramente piccola ho sempre scritto poesie. Rimbaud diceva che il poeta muore a 20 anni, per me era il mio modo per uscire dal disagio e comunicare con il mondo. Credo che la poesia debba essere ovunque, per cui ho cercato di portarla nelle canzoni, di farla arrivare a più persone possibile perché credo che sia in grado di spingere le persone a fare grandi gesti, anche solo tornare a riabbracciarsi.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Giulia Anania sulla poesia a Tor Marancia:

https://www.radiocusanocampus.it/it/giulia-anania-la-poesia-di-tor-marancia