In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 25 novembre, su Radio Cusano Campus nella trasmissione “Che Musica Maestro” con Arianna Caramanti e Lele Martinelli è intervenuta la Dott.ssa Serenella Salomoni, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa per parlare di uomini maltrattanti e del perché una donna non riesca a staccarsi da una relazione malata.
Uomini maltrattanti: come lasciarli andare
Uomini maltrattanti: come riconoscerli ed evitarli? Purtroppo molte donne cadono vittime di questi uomini, molto spesso narcisisti, poiché inizialmente si propongono come uomini perfetti, amati e apprezzati da tutti perché questa è l’immagine che vogliono dare di se stessi per nascondere il marcio che hanno dentro e la pericolosità che possono avere nei loro atteggiamenti: infatti questi uomini sono considerati bravi, gentili e affabili da tutti quelli che li circondano, compresi amici e famiglia che poi, quando vengono a sapere che hanno utilizzato violenza nei confronti del loro partner, stentano a credere che un atto del genere possa esser davvero accaduto. Una donna vittima di abusi da parte di queste persone, inizialmente non avrà coraggio di lasciare andare il proprio compagno maltrattante poiché questi uomini hanno il potere di intrappolare l’altra persona attraverso anche il perdono, infatti molto spesso capita che loro tornino nella vita delle proprie donne scusandosi per finta per aver compiuto un grave atto, per poi tornare ad essere violento alla prima occasione. Come lasciarli andare? Bisognerebbe, al primo cenno di violenza, che può essere anche psicologica, verbale o economica, correre a denunciare l’altra persona, trovare il coraggio di parlarne e di stare da soli ma anche affrontare un percorso di psicoterapia che è indispensabile per tornare a vivere dopo aver subìto violenza, di qualsiasi tipo essa sia. La chiave fondamentale in sostanza è avere fiducia in se stessi e trovare interiormente la forza necessaria per andare avanti, credendo in noi e non sminuendoci come vorrebbero gli uomini maltrattanti.