La guerra in Ucraina entra nel pieno della stagione invernale e ogni giorno che passa la situazione nel Paese si fa sempre più difficile. Gli attacchi e i bombardamenti russi hanno danneggiato in maniera consistente e irreparabile le infrastrutture energetiche, lasciando intere aree senza elettricità ma anche senza acqua e gas.
A Kiev da settimane la situazione è insostenibile, come spesso raccontato dal sindaco Vitali Klitschko (che qualche giorno fa lo definì “il peggior inverno dal 1945”). Ora la decisione drastica di razionare l’erogazione di corrente di diverse ore al giorno, nella speranza che il sistema sia ripristinato nella sua interezza. Circa il 70% della popolazione si trova letteralmente al buio, al lavoro centinaia di squadre di soccorso e allestiti in diversi punti della capitale aree di approvvigionamento di beni di prima necessità.
Scenario altrettanto preoccupante a Zaporizhzhia, dove la centrale non è più l’unico avamposto sotto attacco. Ieri i bombardamenti hanno distrutto parte dell’ospedale cittadino provocando la morte di un neonato. Un attacco missilistico ha colpito anche la città di Kherson, provocando secondo le autorità cittadine 7 vittime una ventina di feriti.
Guerra in Ucraina, Zelenska: “Pronti a sopravvivere ma con garanzie Ue”
Guerra in Ucraina, ultime notizie.
Consapevole dello stato di crisi in cui versa la nazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha espresso dura condanna ai bombardamenti russi. Durante il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha lanciato una nuova accusa di crimini contro l’umanità nei confronti di Mosca per i disagi che hanno causato alla popolazione civile, parlando di “strategia del terrore” da parte del Cremlino.
Rimasta spesso al fianco del merito ma in religioso silenzio, la first lady Olena Zelenska ha concesso un’intervista alla Bbc in cui ha pronunciato una frase di grande effetto mediatico: “i blackout non sono la cosa peggiore a cui dobbiamo fare fronte“. Il riferimento è chiaramente ai nove mesi di guerra già alle spalle, inoltre Zelenska ha dichiarato che “il 90% della popolazione è disposto a superare l’inverno senza elettricità se la situazione globale dovesse migliorare”. Infine, ha chiesto più garanzie ai partner occidentali e all’Ue, a proposito di un futuro ingresso di Kiev nell’Unione.
In questo senso, un primo aiuto concreto dovrebbe arrivare dal Regno Unito, il cui segretario agli Esteri James Cleverly è atteso a Kiev nelle prossime ore dove incontrerà il presidente Zelensky. Nonostante il viaggio sia tuttora in corso si conosco già la maggior parte dei contenuti della sua visita: Londra invierà 24 ambulanze e 11 automezzi di emergenza tra cui 6 carri armati. Elementi che fanno parte di una lunga lista di aiuti che compone un pacchetto complessivo da 3 miliardi di sterline, utili anche per avviare i processi di ricostruzione delle infrastrutture colpite. Sempre parlando di rapporti sull’asse Kiev-Londra, la capitale ucraina ha dichiarato che conferirà la cittadinanza onoraria all’ex premier Boris Johnson, considerato “un grande amico dell’Ucraina”.
Sulla questione è tornata a esprimersi anche Angela Merkel, ex cancelliere tedesco, secondo cui l’invasione della Russia all’Ucraina “non è una sorpresa”. Al contempo, l’ex leader del Bundestag ha confessato che dopo l’incontro tra Biden e Putin del 2021 avrebbe voluto creare “un canale europeo di comunicazione” con il leader del Cremlino.