Chi Richarlison giocatore del Brasile capace di rubare la scena a Neymar? Andiamo a scoprire qualcosa in più sul centravanti fortemente voluto da Fabio Paratici al Tottenham e che da una favela si è preso il suo paese sopra le spalle portando la nazionale verde oro ad una grande vittoria contro la Serbia.

Chi è Richarlison Brasile, due gol da sogno

Richarlison rovesciata da sogno con il Brasile foto Ansa

Richarlison è riuscito dopo un primo tempo in sordina a prendersi la scena di Brasile – Serbia. Una doppietta la sua che ha cambiato la storia del mondiale brasiliano e fatto scomparire ai sud americani i fantasmi dei cugini argentini battuti incredibilmente all’esordio dall’Arabia Saudita. Richarlison è stato autore di due gol, il secondo con una mezza rovesciata al volo che ha fatto venire giù lo stadio ed esplodere il popolo brasiliano. Due gol uno più bello dell’altro che lo lanciano di diritto come stella di queste prime giornate del mondiale.

Dall’ Everton al Tottenham

Richarlison stella del Brasile è arrivato al Tottenham proprio questa estate per la cifra record di 60 milioni più 12 di bonus fortemente voluto dal general manager Fabio Paratici e dal mister Antonio Conte che erano rimasti incantati dai suoi numeri con la maglia dell’Everton: 38 gol in 97 partite con il club di Liverpool. Con il Tottenham ha finora giocato 10 partite di Premier League e 4 di Champions League, segnando 2 gol nella massima competizione europea.

L’infanzia difficile

“Da bambino mi puntarono una pistola alla testa, il calcio mi ha salvato”, sono le parole con cui Richarlison nel 2021 raccontava dell’infanzia shock in Brasile. Il fuoriclasse brasiliano ha dovuto combattere nella strada non solo per emergere, ma persino per sopravvivere: “La mia infanzia è stata molto povera, sono nato in una città del nord dello stato di Espírito Santo, nel sudest del Brasile. È un paesino piccolo, dove molta gente lavora nei campi e c’è molta povertà. Sin da quando ero piccolo ricordo che vedevo mio padre lavorare tutto il giorno per pagare le bollette e ogni mese era difficile avere i soldi per le minime cose, anche se lui si sforzava. E molto presto ho cominciato a lavorare anche io per dare una mano, vendevo caramelle, gelati e quando ero adolescente ho anche raccolto il caffè con mio nonno. Io e i miei fratelli vivevamo in una zona pericolosa, ho visto tante cose brutte come droga e violenza”.

Il retroscena con la Roma

La chiamata del Watford lo ha portato in Inghilterra battendo anche la concorrenza della Roma di Monchi che non versò i 18 milioni pattuiti rinunciando al giovane talento nell’estate del 2017. Uno dei tanti errori del ds spagnolo nella Capitale.