Rete di cucina italiana in Uruguay. L’ha desiderato tanto, ci ha creduto fortemente e alla fine si è concretizzato il volere dell’ambasciata italiana in Uruguay che ha esortato più volte chef, ristoratori e importatori di prodotti agroalimentari italiani attivi nel Paese sudamericano al fine di promuovere la cultura culinaria italiana e i suoi prodotti.

Dunque una grandissima soddisfazione per la nostra ambasciata. E’ stata invitata anche un ospite d’eccezione che no se la cava niente male dietro i fornelli: la chef stellata Michelin Cristina Bowerman.

Rete di cucina italiana in Uruguay: Montevideo le nascita dell’iniziativa

Questa è una grande iniziativa che vede come assoluto protagonista il nostro bel Paese. In Uruguay, precisamente a Montevideo dove è nata la ‘Rete della Cucina italiana’. A partecipare a questa manifestazione chef, ristoratori e importatori di prodotti agroalimentari italiani che si trovano appunto nel Paese sudamericano.

Ma qual’è il vero obbiettivo? Perché l’intento di far nascere questo tipo di rete? La risposta la troviamo subito ed è contenuta pure in un comunicato. I tratti essenziali ci parlano di promuovere la cultura culinaria italiana ed i suoi prodotti e di andare a facilitare la circolazione di informazioni su prodotti agroalimentari del ‘Made in Italy‘.

La promozione deve avvenire anche facendo conoscere le tecniche e le buone prassi della cucina italiana. L’obiettivo, quindi è quello di agevolare il coordinamento tra esercenti ed importatori. In modo tale da costituire un vero e proprio interlocutore della nostra ambasciata per sostenere e portare in alto il ‘Sistema Italia’ nel Paese uruguagio.

Rete di cucina italiana in Uruguay: nomina del portavoce

La prima riunione si è svolta proprio nelle ultime ore. La sede prevista non poteva non essere quella dell’ambasciata italiana e all’appuntamento non poteva mancare uno degli chef più conosciuti Sergio Puglia che è anche un grandissimo comunicatore italo-uruguagio. Egli è stato anche nominato portavoce della Rete. 

Questa splendida iniziativa nasce nell’ambito della settimana della Cucina Italiana del Mondo che dal 2016 ad oggi, dalla rete di Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura italiani in più di cento Paesi, includono seminari di approfondimento sulla dieta mediterranea, incontri con operatori economici di settore, formazione e classi dimostrative, incontri con chef. 

Rete di cucina italiana in Uruguay: l’ospite

Al seminario di cucina, come riportato nell’introduzione, ha partecipato un volto noto. Stiamo parlando della chef stellata Michelin italiana Cristina Bowerman, volata a Montevideo appositamente per delle dimostrazioni.

Quali sono i piatti più famosi al mondo? Ecco perché l’importanza dei seminari

Il grande patrimonio culinario nazionale e le basi delle ricette italiane hanno segnato una cultura che è riconosciuta non solo fra le nostri regioni, ma sono diventati anche simbolo dell’eccellenza Made in Italy in tutto il mondo.

Bisogna estendere laboratori e seminari all’estero riguardo l’esportazione del made in Italy, perché se da un lato è vero che sono i sapori autentici, i profumi indimenticabili, la storia e la qualità dei nostri prodotti che hanno fatto della cucina italiana la più amata ed apprezzata nel mondo è altrettanto vero che le ricette italiane, quelle più famose vengono copiate ma in malo modo.

La pizza è senza dubbio la pietanza più conosciuta e consumata al mondo, simbolo dell’Italia. Oggi non esiste località nei cinque continenti che non abbia almeno una pizzeria con un nome italiano. Il piatto per antonomasia. Molti stranieri però mangiano la pizza con l’ananas e il prosciutto convinti che sia una nostra tradizionale versione.

Gli spaghetti al pomodoro, il classico piatto della tradizione italiana, che mette d’accordo veramente tutti da nord a sud. Gli spaghetti si preparano con un buon sugo fatto con vero pomodoro italiano e, per dare un profumo di freschezza, una foglia di basilico.

Questo piatto è emigrato negli Stati Uniti d’America nel periodo della grande immigrazione italiana, quando alla classica pasta al pomodoro erano aggiunte le polpette, perché preparate con un taglio di carne economico. Spesso la ripropongono con versioni che non hanno nulla a che fare con quella autentica. Utilizzano il ketchup anzichè la salsa di pomodoro.

Tra le più famose ricette ci sono anche le lasagne emiliane condite con ragù alla bolognese, besciamella e Parmigiano Reggiano. In Australia si trova pure, ma con una versione fake: nei fast food, pronta per il consumo veloce, sottoforma di un quadrato di ragù e besciamella, impanato e fritto. 

Poi arriviamo alla pasta alla carbonara anche lei è entrata nelle case di tutto il mondo, tanto da essere festeggiata da tutti gli appassionati il 6 aprile, con il “Carbonara Day”.

In Italia ce ne sono diverse versioni che già fanno nascere divergenze, figurarsi all’estero, che è sì una delle ricette italiane più conosciute, ma è anche la più facile da riproporre in modo sbagliato. Gli unici ingredienti ammessi sono: uova, guanciale, Pecorino Romano e pepe. Nient’altro. I britannici ci aggiungono anche i piselli e i funghi!

Le tagliatelle che facciamo noi sono tutt’altra cosa, infatti all’estero, il più delle volte rischiate di trovarvi di fronte un piatto completamente diverso: spaghetti bianchi e asciutti con un po di salsa di pomodoro sopra, con spezie e carne macinata.

Il tiramisù è una delle specialità italiana più conosciute al mondo. Il 21 marzo si festeggia anche il “Tiramisù Day”, un evento ideato da Clara e Gigi Padovani, con il sostegno di Eataly.  È tra i dolci italiani più reinterpretati e rivisitati dagli chef più famosi.