Ultima giornata di lavori per l’Assemblea nazionale dei Comuni italiani alla Fiera di Bergamo, nel cui programma era inserito l’intervento in videoconferenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nella sua introduzione, la premier ha rivolto un messaggio di cordoglio al sindaco di Leopoli, città ucraina martoriata dai bombardamenti insieme alla capitale Kiev, confermando che “il governo italiano continuerà a essere fieramente schierato a sostegno della causa”.
Poi, entrando nel merito del dibattito, Meloni ha affermato di “credere fortemente nel ruolo dei sindaci” prima di confessare che nella relazione programmatica presentata al Parlamento nelle scorse settimane tra le priorità dell’Esecutivo in carica c’è proprio la rivalutazione del ruolo dei comuni italiani, a cui va riconosciuta una “nuova centralità”. Una riflessione doverosa e necessaria poiché “l’identità italiana si fonda sui comuni e i sindaci sono sempre in prima fila nell’impegno politico in ambito istituzionale.
Intervento Meloni all’Anci: “Sindaci capaci di essere ponte tra istituzioni e cittadini”
Giorgia Meloni rivolge dunque un grande “grazie” ai sindaci durante il suo discorso all’Assemblea dell’Anci, figure che “molto spesso hanno perfino salvato la faccia nel rapporto tra le istituzioni e i cittadini”. La premier ha poi paragonato il suo ideale di sindaco alla figura di Peppone nella celebre saga insieme a Don Camillo di Guareschi.
Il primo passaggio è proprio dedicato alla riconoscenza di un ruolo spesso sottovalutato e che richiede un grandissimo impegno, “che non conosce pause, in cui ci si deve dedicare mettendo sempre gli altri prima di se stessi“. Ma al tempo stesso i Comuni sono l’interlocutore più prossimo sui territori con la cittadinanza, chiamati ad “affrontare e risolvere problemi a 360° senza spesso avere gli strumenti per garantire risposte efficaci”. Criticità spesso trattate “oltre le proprie competenze”.
Tuttavia, il principale merito che la leader di Palazzo Chigi riconosce ai Comuni è stato di quello “di mantenere saldo il legame tra i cittadini e le istituzioni in un periodo molto difficile che ha disorientato i cittadini“. Hanno fatto fronte a una pandemia, a una guerra e alla crisi economica “facendo ricorso alla loro generosità, alla loro creatività”.
Pnrr punto di contatto cruciale
Il discorso si è poi spostato su un altro argomento di grande attualità, vale a dire il Pnrr (“una straordinaria opportunità per modernizzare l’Italia”): qui il presidente del Consiglio ha sottolineato il ruolo dei Comuni, delle città metropolitane e delle province “affinché le trasformazioni economiche, dell’innovazione, nei rapporti sociali e negli impatti ambientali diventino concrete” e si faccia in modo che “le risorse non rimangano solo sulla carta”. Meloni ha promesso che il Governo offrirà sempre una spalla ai Comuni per dialogare e condividere le strategie.
Altra questione riguarda le opere pubbliche, ai cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha assegnato circa 40 miliardi di euro dall’Europa per iniziative di rigenerazione urbana, in primis scuole e asili. La premier ha confessato che “dall’incontro con le amministrazioni titolari è emersa la necessità di un maggiore coordinamento tra il Governo e la filiera istituzionale, perché crediamo nel lavoro di squadra”. Fondamentale risolvere le criticità in tempi brevi.