La questione della proposta sul price cap dell’Ue continua a far discutere. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al termine di una riunione tra i 15 Stati che avevano chiesto mesi fa il price cap sul gas russo, fa sapere:
Abbiamo terminato una riunione tra i Paesi critici sulla proposta del tetto al prezzo dell’energia e c’è l’intento condiviso di non aderire.
Pichetto: “No alla proposta Ue sul price cap”
La posizione a questo punto è valutare complessivamente sia la proposta della Commissione sul price cap sia gli altri termini dell’accordo che possono riguardare gli altri temi, come la solidarietà e la trasparenza, ma tutto in un unico blocco. E su questo terremo la posizione alla riunione di questa mattina.
Ha detto il ministro Pichetto. E ha aggiunto:
Non è una questione di accordo, ma di trattare l’intero pacchetto. Su alcuni temi l’accordo ci può essere.
Ma l’Italia non è l’unica a bocciare la proposta sul price cap di Bruxelles. Ben 15 Paesi, che avevano sottoscritto a settembre la lettera a favore di un cap al gas, hanno avuto una breve riunione prima del Consiglio e hanno concordato una posizione unitaria, quella di non aderire alla proposta della Commissione.
Il ministro dell’Ambiente polacco, Anna Moskwa, ha definito la proposta Ue “uno scherzo” prima di entrare alla riunione.
Francia, Spagna ed Estonia bocciano la proposta Ue
La proposta del price cap della Commissione Ue non è sufficiente e bisogna continuare a lavorare sulle relazioni con la Norvegia per limitare il prezzo del gas ma anche sul disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità e continuare a lavorare ugualmente su una profonda riforma del mercato.
Ha detto la ministra della Transizione Energetica della Francia, Agnes Pannier-Runacher, prima di entrare al Consiglio Affari Energia.
Sulla stessa linea di pensiero anche la la ministra della Transizione Energetica della Spagna, Teresa Ribeira:
Il price cap così come è stato concepito appare uno scherzo di cattivo gusto da parte della Commissione europea e la maggioranza degli Stati membri guarda con preoccupazione a ciò.
Secondo la ministra dell’Economia estone Riina Sikkut, la proposta dev’essere rinegoziata:
Per il governo estone è fondamentale la sicurezza di approvvigionamento. L’Estonia negozierà la proposta della Commissione, tendenzialmente la proposta di price cap sul tavolo è sostanzialmente buona ma il meccanismo dev’essere temporaneo e deve scattare solo con prezzi davvero, estremamente alti.