Ogni 25 novembre si celebra una giornata fondamentale per le coscienze umane e soprattutto maschili: la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sono molte le attività e le iniziative dedicate a questa giornata che, come ricordano in molti, non andrebbe mai dimenticata e i riflettori su questa grande piaga mondiale dovrebbero essere sempre accesi. Ogni giorno la nostra cronaca nera è piena di storie di donne maltrattate e uccise dai propri compagni e mariti: pagine di cronaca che si riempiono sempre di più anziché diminuire.

Femminicidi in Italia nel 2022

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: perché si celebra il 25 novembre e quanti casi di femminicidi ci sono stati in Italia?

Sono centinaia le donne uccise ogni anno solo in Italia per mano dei propri compagni, conviventi e mariti; secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno, si stima infatti che da inizio anno 2022 e quindi dal primo gennaio 2022 al 13 novembre sono 96 le donne uccise, di cui 84 in ambito familiare: di queste donne, 49 hanno trovato la morte per mano di fidanzati, compagni, mariti ed ex. Tuttavia, rispetto lo scorso anno si assiste a una diminuzione per quanto riguarda gli omicidi di donne commessi in ambito familiare che da 88 passano a 84 (-5%). Nello stesso periodo sono state 4.416 le violenze sessuali (+9% rispetto al 2021); è donna il 92% delle vittime.  

Perché si celebra il 25 novembre

Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata scelta la data del 25 novembre da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) e non è una data scelta a caso. Non tutti conoscono infatti la storia delle sorelle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate proprio il 25 novembre del 1960. Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa sono le tre sorelle uccise brutalmente il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo a cui loro avevano tentato di opporsi: ed è proprio per questa triste ricorrenza che l’Onu ha scelto questa data per ricordare al mondo intero il triste omicidio di tre donne da parte di uno spietato dittatore, difatti in tutto il mondo questa giornata si celebra nello stesso giorno.

La storia delle sorelle Mirabel

Dal 1930 al 1960 si stima che in America Latina furono uccise più di cinquantamila persone per mano del dittatore Trujillo che segnò una delle pagine della storia più tragica del Paese: fu la dittatura più crudele di tutta la storia dell’America Latina. Molti furono gli oppositori di questo regime tra cui le sorelle Mirabel che, provenivano da una famiglia benestante e come molte altre famiglie furono espropriate dei propri beni dal regime; donne colte e di gran cultura, decisero di organizzarsi per combattere contro le atrocità commesse da Trujillo e insieme ai loro mariti fondarono il movimento di protesta clandestino chiamato “Movimento 14 giugno”; i membri che fecero parte di questa sommossa e anche i tanti contestatori del regime furono brutalmente uccisi e prima perseguitati a lungo, comprese le sorelle Mirabel e i loro rispettivi coniugi: le tre donne furono prima rapite e poi rilasciate ma, dopo qualche giorno durante un agguato furono di nuovo rapite mentre si stavano recando nella prigione locale a trovare i loro mariti che nel frattempo furono incarcerati, condotte in un campo di zucchero in cui furono prese a bastonate e uccise in modo cruento.