Pietrangeli è la Coppa Davis: record di presenze e nel palmàres l’unico successo dell’Italia con Bertolucci, Zugarelli e Barazzutti. Ancora oggi a 89 anni segue dalle tribune questo sport con la stessa passione di sempre.
Alla vigilia di Italia-Stati Uniti di mercoledì, dove gli azzurri saranno orfani di Sinner e Berrettini, Nicola Pietrangeli ha parlato di quella che si prospetta come “mission impossible”.
Infatti ora Pietrangeli vede gli statunitensi come favoriti per la vittoria finale anche se nello sport non bisogna mai cantare vittoria troppo presto.
Pietrangeli e le assenze
Siamo passati da avere l’imbarazzo della scelta a scelte obbligate. Anche con Sinner e Berrettini sarebbe stata comunque difficilissima con gli Stati Uniti, ora ci vuole una grandissima prestazione dei nostri due Lorenzo, una vera e propria impresa. Non c’è dubbio che Musetti e Sonego abbiano carattere e personalità: sono giocatori giovani che hanno iniziato da poco il loro percorso in azzurro e per imparare a gestire la pressione in Coppa Davis bisogna prima di tutto giocare tante partite. Domani sarà una grande occasione per entrambi contro due tennisti in forma come Fritz e Tiafoe. La nuova formula è rischiosa, ogni 15 è decisivo. E non dimentichiamoci di Fognini e Bolelli: in caso di doppio da dentro/fuori possono dire la loro.
Musetti e la sfida con Fritz
Tra i Big Three italiani è quello che gioca meglio, anche se non ho mai detto che è il mio erede. Blackout con Aliassime e Djokovic? Nereo Rocco diceva ‘palla avanti e pedalare’. E’ giovane, giovanissimo. La Davis in questo momento può dargli qualcosa anche dal punto di vista caratteriale, farlo crescere. E poi ha già dimostrato di esaltarsi sia a Bratislava che a Bologna… Fritz a Torino mi ha impressionato, sarà una bellissima partita e il migliore Musetti, quello di Napoli per intenderci, può tranquillamente battere l’americano.