Si muove, il Pd. E con esso i vari pezzi. Tra gruppi, gruppetti e correnti, l’impressione è quella di una partita a scacchi. Ma una di quelle attente, lunghe, tattiche. Siamo ancora nella fase di studio e i pezzi, mentre si muovono, stanno attenti a non scoprire troppo il fiacco per non entrare in una morsa che li espporrebbe allo scacco al Re. O alla Regina. C’è anche una donna, infatti, in lizza. Ed è Elly Schlein che, con l’annuncio di partecipare al percorso congressuale dem, ha di fatto lasciato intendere di ambire alla posizione che oggi è ricoperta da Letta. Con lei s’è fatta avanti anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
C’è poi un terzo incomodo e risponde al nome di Dario Nardella. Il sindaco di Firenze pare intenzionato a scendere in campo ma non ha ancora sciolto le riserve. potrebbe farlo domenica, in occasione del lancio dell’iniziativa Idea Pd, al Cinema Quattro Fontane a Roma. Nardella, che è un punto di riferimento importante fra i primi cittadini del Pd, potrebbe ‘spaccare’ il fronte schierato con Bonaccini, raccogliendo consensi fra amministratori di diverse aree, da quella liberal a quella socialista.
Corsa alla segreteria del Pd: la situazione
Il bandolo della matassa va ancora trovato. Fondamentale, in questo senso, sarà quel periodo di mezzo che sta tra l’ora ed il domani. Un domani che fa rima, appunto, con la nomina della nuova segreteria. In questo frangente temporale si terrà il cosiddetto percorso costituente che, nelle idee di Enrico Letta, servirà ad avviare un discorso interno – ma anche aperto a forze esterne – al partito. Un discorso, plurale, che dovrà portare all’individuazione del nome.
La fase costituente avrà inizio domani con la nomina del comitato durante la direzione convocata da Enrico Letta. Un organismo che sarà composto di circa 50 persone, o qualcuna di più, metà donne e metà uomini. Vi faranno parte le realtà associative e politiche che hanno condiviso con il Partito Democratico il percorso delle Agorà, come Arci, Acli, Libera, ma anche mondo delle imprese e della cultura. Il tutto per gettare le fondamenta del partito che verrà. Spetterà, infatti, al comitato costituente sovraintendere alla costruzione del Nuovo Pd, scrivendo materialmente la carta dei valori che sarà sottoposta, il 22 gennaio, all’assemblea costituente del partito. Nel frattempo, dal Nazzareno, si lavora ad una mobilitazione di piazza per il 17 dicembre.
I movimenti
Ma mentre va avanti il percorso costituente, prosegue anche la partita a scacchi di cui parlavamo. Elly Schlein, non ancora iscritta al partito, non può ufficializzare i suoi intendimenti. Ma è della gara. Piace a grossi pezzi del partito, specialmente lo spettro che va da Areadem alla sinistra. Dario Nardella piace tra i sindaci e gli amministratori locali. Bonaccini, tra tutti, è quello che respira l’aria di poleposition. Se non altro perché è l’unico ad essere ufficialmente sceso in campo. Il suo profilo è gradito trasversalmente ma mette in guardia i governatori del Sud, De Luca in primis. Questi sono contrati al progetto delle autonomie spinto dal Ministro Calderoli. Sul quale invece, scrive l’AGI, è aperto al dialogo Bonaccini.