Erminio Macario moglie. Erminio Macario, noto semplicemente come Macario (Torino, 27 maggio 1902 – Torino, 26 marzo 1980), è stato un popolare attore e comico italiano di teatro, cinema e televisione.
Erminio Macario moglie, figli
Macario sposò Maria Giuliano, una diciassettenne che danzava al teatro Regio. Fu un amore fulmineo e reciproco, così il Macario non fece gran fatica a convincerla a entrare in compagnia, e di lì a poco a convolare a nozze. Il matrimonio ebbe breve durata, ma il sodalizio professionale tra i due durò oltre vent’anni e la Giuliano fu la coreografa di un gran numero di riviste allestite dal Macario.
Macario aveva 36 anni ed era sposato con la coreografa Maria Giuliano, quando conobbe Giulia Dardanelli. Lei all’epoca aveva solo 16 anni. Quando venne presentato ai genitori il comico regalò al suocero un’enorme scala a manovella fabbricata in Germania. Nel dopoguerra Macario si recò a San Giovanni Rotondo per conoscere Padre Pio. Quando lo vide il frate disse subito: “Tu sei Macario e sei peccatore! Smetti di fare la rivista!”. Il comico infatti aveva avuto due figli dalla sua seconda compagna, Giulia Dardanelli, voleva sposarla, ma non era riuscito ad ottenere l’annullamento.”Fai ricorso, non ti arrendere” gli disse Padre Pio e nel 1951 la Sacra Rota accolse la richiesta.
Suo figlio si chiama Alberto.
Biografia
Macario è stato un popolare attore e comico italiano in teatro, cinema e televisione. Considerato dalla critica l’inventore della commedia italiana, nella sua lunga carriera ha lavorato a oltre cinquanta opere teatrali in varietà teatrali, riviste, commedie musicali e fiction. Ben presto raggiunse il successo e lanciò numerose “soubrette”. Ha prestato alla televisione la sua maschera oltre che il cinema, adottando spesso il Piemonte per i suoi personaggi e le sue caricature.
Durante l’ultima replica della sua ultima fatica teatrale, Oplà, giochiamo insieme, Macario accusò un malessere che si scoprirà essere un sintomo di un tumore. Il 26 marzo 1980 Erminio Macario morì in una clinica torinese a 77 anni, assistito fino all’ultimo dalla moglie Giulia Dardanelli. I funerali avvennero in una chiesa gremita di gente, San Dalmazzo di via Garibaldi, la mattina del 28 marzo 1980, e la salma venne trasportata al Cimitero monumentale di Torino, dove ancora oggi riposa.