Non si fanno attendere le prime impressioni dal mondo politico il giorno dopo la presentazione della manovra da parte del governo Meloni. Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi all’attacco verso la Finanziaria varata per il prossimo anno: l’accusa mossa all’esecutivo è quella di aver scritto una legge “a tempo e senza visione“.

Hanno concentrato due terzi degli interventi sul caro energia, ma solo sino al 31 marzo. Cosa succederà dopo? Oggi la legge di bilancio è prudente sui saldi e noi lo apprezziamo. Ma dal 1° aprile cosa ci aspetta?

Il numero uno degli industriali italiani sottolinea nella legge di Bilancio una “mancanza di visione sulla lotta alla povertà, occupabilità e produttività“. Un’assenza di prospettiva che può presto rivelarsi un problema. “Le riforme sono slittate di un anno, dal reddito di cittadinanza alle pensioni. E se non ci saranno le risorse, il rinvio diventerà un non fare”.

Per quanto riguarda le tasse, Bonomi sottolinea come sul cuneo fiscale sia mancato un intervento davvero decisivo.

Una vera riforma del fisco deve essere organica, deve comprendere Irap, Ires e Irpef, il Patent box abolito, la disciplina tributaria degli asset d’impresa. In Italia si interviene invece solo e sempre a margine dei tributi esistenti. La flat tax incrementale non esiste, esistono regimi forfettari ispirati dall’esigenza di rispondere a constituency elettorali. Se riduci le tasse sugli autonomi, il lavoratore dipendente che ha la stessa retribuzione paga tre volte tanto.

Manovra governo Meloni, Fico sul Rdc: “Grave errore”

L’abolizione del Reddito di cittadinanza annunciata per il 2024 è “un grave errore”. Questo il parere dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, che risponde anche sulla manovra varata dal governo Meloni.

La destra ha un’idea di società distante anni luce dalla nostra, che non tiene in debita considerazione le fragilità. Farlo durante una crisi economica è doppiamente grave, una scelta pericolosa per la tenuta sociale del Paese. Dentro e fuori il Parlamento il Movimento darà battaglia, lo farà con importanti mobilitazioni per difendere un provvedimento essenziale per la tenuta sociale.

L’esponente del M5S pone la lente d’ingrandimento sulla ricerca di lavoro, sul “creare opportunità alle persone che prendono il reddito, non a punirle per una non meglio precisata colpa”. Sulle politiche attive “siamo sempre stati aperti a miglioramenti, anche in passato”.

Tornando al Reddito, è chiaro l’appello di Fico alle opposizioni.

Spero che tutte le opposizioni vogliano impegnarsi a tutela della tenuta sociale della nostra comunità, a partire dalla difesa del reddito di cittadinanza. Il Movimento sa da che parte stare, vedremo gli altri cosa decideranno di fare.