23 novembre 2022 – anniversario terremoto Irpinia.
Sono passati 42 anni dal disastroso terremoto che, il 23 novembre 1980, colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale con una scossa di magnitudo 6.9, costando la vita a quasi tremila persone e costringendone oltre 200mila a lasciare la propria casa. “Un appello voglio rivolgere a voi, italiane e italiani,senza retorica, un appello che sorge dal mio cuore, di un uomo che ha assistito a tante tragedie, a degli spettacoli, che mai dimenticherò, di dolore e di disperazione in quei paesi – fu una parte del famoso discorso pronunciato dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini -. A tutte le italiane e gli italiani: qui non c’entra la politica, qui c’entra la solidarietà umana, tutte le italiane e gli italiani devono mobilitarsi per andare in aiuto a questi fratelli colpiti da questa nuova sciagura. Perché, credetemi, il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi”. Oggi, nel giorno dell’anniversario, ad Avellino le celebrazioni commemorative.
Anniversario terremoto Irpinia 1980: sono passati 42 anni
Erano le 19.34 del 23 novembre 1980 quando la terra cominciò a tremare. A una prima scossa di magnitudo di 6.9 e un valore sulla scala Mercalli pari al nono grado, ne seguirono altre due, anch’esse con magnitudo attorno al 6.4-6.6: come se, in meno di un minuto, tre terremoti, tutti più forti di quello dell’Aquila, avessero colpito l’area, con epicentro tra le province di Salerno e Potenza. Un evento sismico potentissimo, il cui disastroso bilancio fu di quasi 3mila vittime, 9mila feriti e 200mila sfollati a causa dei danni riportati dalle abitazioni e che richiese l’intervento di numerosi volontari della protezione civile e non.
Tra loro c’era anche una squadra di otto vigili del fuoco proveniente da Verona, che riuscì a mettere in salvo un bambino di 11 anni rimasto incastrato tra le macerie in seguito ai crolli. C’erano Luigi, il capo reparto, Giovanni R., il capo squadra, Remo, Giovanni S., Fabrizio, Marco, Ettore e Roberto: partiti nella tarda serata del 23 novembre alla volta di Padova per unirsi alla colonna mobile regionale, dopo un giorno di viaggio arrivarono ad Avellino, per essere subito dirottati a Lioni, un paesino a pochi chilometri di distanza. Nell’area dove furono assegnati, particolarmente colpita dai danni, sentirono il lamento di un bambino, Toni, e, con non poche difficoltà, riuscirono a liberarlo.
Riprendono proprio Toni in compagnia degli ex vigili del fuoco le foto che in queste ore girano sul web, scattate a margine di un incontro avvenuto dopo 42 anni dal salvataggio. “Penso che sia stato il momento più toccante che ci ha ripagato di tutto il lavoro svolto durante il periodo di permanenza a Lioni”, scrissero nella relazione d’intervento il 2 marzo del 1981. Oggi, mentre uno di loro è venuto a mancare (ed è sostituito nella foto dal figlio, anche lui vigile del fuoco), il loro incontro è un modo per ricordare chi si è salvato, ma anche coloro che non ce l’hanno fatta.
Oggi ad Avellino le celebrazioni in ricordo delle vittime
In occasione del 42esimo anniversario del terremoto di Irpinia, ad Avellino si terrà questa mattina, alle ore 10, nella Cattedrale Santa Maria Assunta, la messa in ricordo delle vittime; a seguire, alle 11.30, in Piazza 23 novembre 1980 ci sarà la deposizione di una corona commemorativa.