Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Bergamo per la cerimonia di apertura della XXXIX Assemblea nazionale dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Il focus, dunque, è stato sui territori e sugli amministratori locali. Queste, in tal senso, le parole del capo dello stato:

È nella missione dei Sindaci essere portatori degli interessi generali del Paese. Occorre rifuggire la tentazione della chiusura nel ristretto orizzonte del proprio ‘particulare’. Non si farebbe neppure il bene della propria comunità immaginarlo contrapposto a quello delle comunità vicine o, addirittura, a quello della più ampia comunità nazionale.

Un operato, quello locale, che per funzionare deve lavorare affinché si riducano le differenze tra il centro e le periferie. Lo ha ribadito Mattarella con queste parole:

Ridurre le distanze tra centro e periferie metropolitane. I divari tra chi gode di determinati servizi e chi invece li raggiunge a fatica e solo in parte. Ridurre le distanze nella possibilità di esercizio dei diritti. Oggi tra realtà urbane e aree interne, tra centri di grande collegamento, comunità montane e realtà insulari, non sempre i diritti e i servizi riescono ad essere assicurati in modo eguale. La coesione del Paese passa anche e, vorrei dire, soprattutto, dai Comuni. Sono compiti di straordinario rilievo che richiedono un impegno condiviso e solidale.

Il Presidente, a margine del suo ragionamento, ha dichiarato:

Sussidiarietà non significa scaricare le difficoltà sull’anello istituzionale più a diretto contatto con i cittadini ma piuttosto sostenerlo. Significa partecipazione. Condivisione e dialogo tra i vari livelli di governo. Così si affrontano e risolvono i problemi. I problemi vanno individuati e risolti. Le procedure, dove necessario, adeguate. Non per definire scorciatoie ma per elevare la qualità dei percorsi amministrativi. Si tratta di un obiettivo di alto valore nazionale

Decaro: “Mattarella un punto di riferimento”

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel corso dell’assemblea nazionale dell’associazione dei Comuni ha avuto parole di elogio per il Presidente Mattarella.

Nell’ultimo anno, c’è un’altra figura istituzionale che ha ottenuto dagli italiani un attestato di fiducia più alto di quello dei sindaci, per il suo altissimo senso etico, per il suo impegno civile, per la una vicinanza umana che si è tramutata negli anni in esempio e guida per tutti noi. Sto parlando del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al quale rivolgo il nostro affettuoso e corale benvenuto. Negli anni che abbiamo alle spalle soprattutto nei momenti più difficili, i sindaci italiani hanno sempre saputo di poter contare sulla Sua attenzione e sul suo sostegno. E sempre hanno trovato, nelle sue parole e nei suoi gesti, un esempio, un incoraggiamento, un motivo di speranza, l’indicazione della strada giusta da percorrere nella nostra funzione di servizio. ‘Se serve ci sono’.  Sono state queste le Sue parole nei giorni concitati dell’elezione del Capo dello Stato. Ecco, signor Presidente, nel suo consueto stile schietto ed essenziale, in quel ‘se serve ci sono’, è riuscito a racchiudere il significato più autentico dell’essere un servitore dello Stato.