Un angelo che porta il nome di Antonella Catanzani. Una signora che da anni porta avanti una missione, ovvero quella di dare un po’ di felicità e un pizzico di normalità a persone, soprattutto bambini, meno fortunati. E’ lei che anni fa dal nulla e grazie al patrocinio della strutta della San Vincenzo de Paoli ha messo in piedi l’Emporio dei bimbi.
Un posto dove le mamme e i papà più bisognosi potevano cercare non solo attenzione e affetto, ma beni di prima necessità per i loro bambini.
Un’associazione che a Terni conoscono tutti e che negli anni si è data tanto da fare, facendo la felicità di tanti piccolini che non avevano proprio la possibilità di avere le stesse cose come gli altri bambini della loro età, ma con l’Emporio dei bimbi questa specie di differenza veniva colmata con amore e con cose materiali vere e proprie, dagli zaini, alle scarpe, ai vestiti. Insomma, un po’ di tutto. Ma la crisi di questi tempi colpisce tutti e i primi a soffrirne sono proprio posti de genere.
Per questo dopo anni e soprattutto gli ultimi mesi di gran sofferenza, le risorse son venute meno e Antonella Catanzani, con la morte nel cuore e dopo tanti sacrifici, si vedeva costretta ad alzare bandiera bianca.
Prima di arrendersi del tutto, però, una come lei abituata a combattere sempre e comunque, ha voluto tentare l’ultima carta, quella della disperazione: fare un articolo di giornale e annunciare la chiusura dell’Emporio per mancanza di fondi. Ma dal dolore ecco spuntare la speranza e poi la gioia. Quella pura. Quella che ti fa strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca per poter urlare tutta la felicità di questo mondo.
Emporio dei bimbi. “Fatti concreti col cuore puro”
A raccontarcelo, a Tag 24, e la stessa Antonella Catanzani che, ancora mentre ne parla, quasi si commuove e stenta a credere quello che è successo: “Non ho più parole per ringraziare immensamente Terni Col Cuore, la Ternana, Paolo Tagliavento e il presidente Stefano Bandecchi. Loro sono stati degli angeli veri e anche eroi perché in questo momento non è facile compiere gesti del genere e in modo così rapido, bello e spontaneo”.
La Catanzani ride e quasi piange perché pensa ai suoi 508 bambini, tanti sono di cui l’Emporio si occupa, che potranno continuare a tornare e a fare “la spesa del cuore”. Anche le mamme di questi bambini hanno urlato di gioia e non poteva essere altrimenti. Grazie alla Ternana e all’intervento del presidente Bandecchi, l’associazione avrà circa 40.000 euro l’anno, 3000 al mese, così potrà continuare la propria attività come faceva prima, forse anche meglio perché il fondatore di Università Niccolò Cusano Stefano Bandecchi non si fermerà qui.
“Non nascondo – racconta Antonella Catanzani – di essermi commossa quando ho ricevuto l’inaspettata telefonata di Paolo Tagliavento. Era già una mattinata impegnativa, dolorosa: letta la notizia della chiusura dell’Emporio, in tanti mi hanno contattata, a cominciare dalle famiglie dei bimbi che assistiamo, terrorizzate per la situazione”
“Molte anche le persone che si sono messe subito a disposizione per un aiuto concreto. Ma non ci aspettavamo tale attenzione. Poi ecco la telefonata di Tagliavento, che ci ha garantito il sostegno necessario e la volontà del presidente Bandecchi di mantenere in vita l’Emporio“.
“Una telefonata che ha tramutato l’angoscia in speranza e gioia. Ora, auspicando sempre che i poveri e i bisognosi diminuiscano, piuttosto che aumentare come sta avvenendo, possiamo proseguire con fiducia la nostra attività. Il presidente della San Vincenzo, Roberto Reale, ha già inviato una lettera di ringraziamento alla Ternana Calcio”
“Non ci sono davvero parole per quello che hanno fatto, tanti promettono e parlano, in questo caso, ci sono stati subito fatti concreti e un aiuto incredibile. Lo ribadisco, chi ha permesso questo sono angeli ed eroi veri”
“I bambini sono tornati a sorridere”
Ma di cosa si occupa l‘Emporio dei bambini perché tanti non capiscono e non lo sanno, ma questa associazione dà la possibilità ai bambini di abbattere qualsiasi tipo di barriera e differenza. E di questi tempi non è certo una roba di poco conto.
“Ci occupiamo di bambini svantaggiati che hanno famiglie in difficoltà, tentando di arginare la povertà, ma di tutti i tipi da quella relazionale, all’integrazione e di dare a loro delle opportunità, per evitare che tanti bambini non si sentano meno rispetto agli altri e garantiamo loro ma l’essenziale, dalle scarpe allo zaino per la scuola, ai vestiti. Insomma, tutto”.
“Tante mamme – spiega la Catenzani – soffrivano terribilmente nel vedere che i loro, bambini non potevano avere cose semplici, anche perché nelle loro relazioni i bimbi sono spietati, ma è normale. Ho creato questo centro proprio per non far sentore nessuna differenza,, una volta al mese tante famiglie vengono a prendere il necessario per i loro bimbi, tanto che ci sono piccoli negozietti, parte della scuola, dell’abbigliamento, alle attrezzature come i passeggini, le culle, anche all’igiene personali, alimentari e tanto altro”.
“Garantiamo la merenda e la prima colazione – dice la fondatrice dell’Emporio dei bimbi – , sa i bambini che vanno a scuola senza la merenda perché non possono permettersela? Tanti, troppi. Ecco per noi non ci devono essere differenza dalla più grande a quella più piccola”.
Ma l’Emporio fa anche altro. “Si ci occupiamo con l’aiuto di volontari di creare attività come dei corsi di musica, ma anche di sport e tanto altro. Ora potremmo anche fare qualcosa di più. Se penso che fino alla scorsa settimana gli scaffali erano vuoti e non sapevamo come affrontare il Natale….adesso tutto è finito anzi no. Tutto appena è cominciato…”.