Quello che doveva essere il “suo” Mondiale è iniziato come peggio non poteva. Argentina clamorosamente sconfitta dall’Arabia Saudita nella gara d’esordio della nazionale di Scaloni in Qatar e la stella di Leo Messi in ombra come, incredibilmente, spesso avviene ai Mondiali. Eppure per il fenomeno dell’Argentina la gara e la competizione era iniziata nel migliore dei modi: dopo appena dieci minuti è suo il gol su rigore che sblocca il match. Poi il ribaltone dell’Arabia Saudita che si impone per 2-1 tra l’incredulità generale. Nel mezzo tanti errori proprio da parte di Messi, che spreca in più occasioni la rete che sarebbe valsa il 2-2. Al 57’ si fa recuperare da un difensore dell’Arabia Saudita quando stava per calciare a colpo sicuro, mentre in pieno recupero tenta una finta di troppo anziché calciare. Errori non da lui. Una prova che non arriva alla sufficienza quella di Messi, autore del gol e poi solo di tanti errori. Troppi per chi ha il compito e la responsabilità di trascinare l’Argentina alla vittoria Mondiale.

Infatti subito dopo il match le critiche di tutto il mondo calcistico non hanno risparmiato Messi, finito nell’occhio del ciclone sui social. Dalla mancanza di leadership al paragone con i mostri sacri della nazionale argentina del passato: solo alcune delle critiche nei confronti della Pulce. Una storia che si ripete e che sembra ripercorrere le altre deludenti prove nei Mondiali disputati precedentemente dall’argentino. Messi che a fine gara ha messo la faccia analizzando il ko contro l’Arabia Saudita: “Ci sentiamo devastati. Il gol segnato in fretta ci ha fatto male, ci ha tratto in inganno. Sapevamo che poteva capitare di non giocare nel migliore dei modi nella gara d’esordio. Non abbiamo ritrovato il gioco e con il passare dei minuti poi le cose si sono fatte sempre più difficili”.

Messi, l’Argentina e un record nel giorno più amaro

Dopo la sconfitta dell’Argentina Messi ha aggiunto: “È un duro colpo per tutti. Dobbiamo prepararci per le gare che arriveranno, dobbiamo vincere per forza e dipende da noi. Non ci sono scuse per questa sconfitta, dobbiamo tornare a essere noi stessi ed essere unici. Questo gruppo è forte, lo ha dimostrato e deve tornare a farlo”. E pensare che la rete contro l’Arabia Saudita l’attaccante del Psg ha centrato un record storico: Messi infatti è diventato il primo calciatore argentino ad andare a segno in quattro diverse edizioni dei Mondiali (2006, 2014, 2018 e appunto 2022).

Se Messi è finito nel mirino della critica dopo la sconfitta all’esordio Mondiale, lo stesso vale per il Ct Scaloni. “Quella con l’Arabia Saudita è una sconfitta  difficile da digerire perché in quattro o cinque minuti hanno segnato due gol negli unici tiri in porta. Non c’è altra scelta che rialzarsi, dobbiamo vincere le prossime due partite, c’è poco da analizzare e nient’altro da fare Oggi è una giornata triste, ma bisognare alzare la testa subito”, le parole del Ct dell’Argentina Scaloni.