Ius Soli: a Bologna fanno un passo avanti rispetto alla politica nazionale. Il primo atto risale alla scorsa estate quando il Consiglio Comunale del capoluogo emiliano-romagnolo ha deliberato una modifica allo statuto dell’ente con con la quale si introduce il riferimento al principio dello Ius soli, affermandone l’importanza ai fini della concreta attuazione del principio costituzionale di uguaglianza, e il riconoscimento della cittadinanza onoraria per i minori stranieri. Il nuovo articolo 3bis dello statuto recita:
È istituita la Cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per tutti i minori stranieri residenti a Bologna, nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all’estero, ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale in istituti appartenenti al sistema educativo di istruzione e di formazione italiano, come speciale forma di riconoscimento del loro ruolo di coesione tra popoli e culture diversi e per affermare pienamente le libertà fondamentali delle persone
I ragazzi e le ragazze nati in Italia dunque, avranno la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna. Un’azione simbolica, certo, ma utile a sensibilizzare circa un argomento così importante e percepito soprattutto dai giovani che frequentano la scuola o le università in Italia. L’idea dell’ente è quella di avviare un vero e proprio percorso di consapevolezza sociale: per i ragazzi e le ragazze, ma anche per i loro genitori.
Ius Soli a Bologna: la campagna
Va in questa direzione la l’iniziativa, tenutasi oggi presso il teatro delle Celebrazioni di Bologna, rientrante nell’ambito della campagna sociale: ‘Bolognesi fin dal primo giorno’. L’obiettivo, si legge sul sito del Comune, è: “L’apertura di un dialogo con la comunità tutta sui temi della cittadinanza attraverso affissioni in città, l’esposizione dell’immagine sulla facciata del Palazzo comunale e un allestimento temporaneo nel Cortile Guido Fanti realizzato in collaborazione con la rete “Dalla parte giusta della storia” con fotografie di Margherita Caprilli, che dal 21 novembre rivestirà il cantiere presente nel cortile con i volti e i pensieri di ragazze e ragazzi sul concetto di cittadinanza”.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con la rete “Dalla parte giusta della storia”, curato da Mismaonda e vede la collaborazione anche de Il Resto del Carlino come media partner. Nell’arco di circa un’ora sono saliti sul palco insieme al Sindaco di Bologna, testimoni, attiviste, artisti, scrittori e scrittrici, influencer, tik toker per esprimere il proprio punto di vista su cosa significa oggi essere cittadini, quali esperienze vanno condivise e quali nodi occorre sciogliere sui diritti e sulle libertà personali all’interno del nostro sistema democratico.
Queste le parole del primo cittadino Matteo Lepore:
Oggi incontriamo un migliaio di studenti e studentesse insieme ai loro professori per portare un messaggio: si è bolognesi dal primo giorno, con piena parità di diritti e di doveri. Per noi lo ius soli bolognese significa che chi nasce a Bologna è bolognese ma anche chi arriva qui e frequenta un intero ciclo scolastico.